Filastrocche

E adesso a chi la diamo
questa luna bambina
che vola in un “amen”
dal Polo Nord alla Cina?
Se la diamo a un generale,
povera luna trottola,
la vorrà sparare
come una pallottola.
Se la diamo a un avaro
corre a metterla in banca:
non la vediamo più
né rossa né bianca.
Se la diamo a un calciatore,
la luna pallone,
vorrà una paga lunare:
ogni calcio un trilione.
Il meglio da fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini:
se ci salgono a cavalcioni
chissà che festa;
se la luna va in fretta,
non gli gira la testa,
anzi la sproneranno
la bella luna a dondolo,
lanciando grida di gioia
dall’uno all’altro mondo.
Della luna ippogrifo
reggendo le briglie,
faranno il giro del cielo
a caccia di meraviglie.

GIANNI RODARI

***

Nella bottega dell’omino arancione,
apri la porta con il grande bottone.
Il proprietario Signor Gedeone,
ti fa un’inchino alla Napoleone.
Cerca la maschera del Dragone,
ma fai attenzione allo Stregone!
Se fa un sorriso per l’occasione,
ti trasforma in un arcigno grifone.
Semmai non trovi l’oggetto arancione,
da regalare per la grande occasione,
non esitare, non esser fifone!
Chiudi la porta con un’ altro bottone.

Collocarti in un fumetto
può sembrarti un dispetto.
Nel giardino dei colori
s’ intrecciano gli amori.
Il posto è assicurato!
Nessun animale vien cacciato.
I pensieri sono in rima,
ordiniamoli quanto prima.
La lumaca si è posata
dondolandosi sull’ amaca..
da giorni è in cammino,
ci vuol proprio un riposino.
Dispettosa e assai curiosa
l’ape si posa silenziosa
sul nasino dello scoiattolo,
che fa smorfie da mostriciattolo.
Sulla vetta il Grande Gufo
guarda tutti e pensa: “Sono un UFO!”
Glù, glù, glù il pesce abbocca
al sorriso del Lombrico
che strisciando si sente fico.
La coccinella è fortunata,
nel fumetto si è intrufolata.
Il grillo vuol regnare,
e la farfalla lo aiuterà
a non strillare.
Manca lei: la tartaruga.
Non disperate! Non è in fuga.
Tutti gridano: “Dove sei? UGA!”
Ogni giorno è un racconto
in attesa del tramonto.
Il fumetto è una matassa
che l’artista crea e passa.

In un tempo assai lontano
è comparso un nuovo nano.
Senza un nome il poveretto
si rifugia sotto un tetto.
La casetta è assai graziosa
è una cosa favolosa.
E bussando con cautela
ai suoi occhi si rivela,
un mondo piccolo e perfetto
costruito per ogni nanetto.
E’ la favola sbagliata…
fatti una risata.
Questo è un gran rompicapo
fà il punto e torna a capo.

C’era una volta ha deciso di fare una rivolta.
Non ha voglia di raccontare una favola sempre uguale.
C’era una volta Cappuccetto rosso,
che catturò il lupo dentro un fosso.
C’era una volta Cenerentola,
che cucinò la zucca dentro una pentola.
C’era una volta i Tre Porcellini,
che con il lupo spazzavano i camini.
C’era una volta Pinocchio,
che alla balena disse: “Occhio per occhio”.
C’era una volta la Bella addormentata,
che nel bosco non c’è mai stata.
C’era una volta Pollicino,
che regalava le briciole del panino.
C’era una volta ci ha provato,
ma l’incantesimo non ha spezzato.
Il fascino è proprio quello,
fatto da un sogno dentro un castello.