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Aforismi da Libri
C’è, tra me e il mondo, una nebbia
che mi impedisce di vedere le cose
come veramente sono
– come sono per gli altri.
Fernando Tacfit Firefighter First Alarm Pessoa, da Il libro dell’inquietudine e Magritte, Decalcomania
La mia Altra Parte, Paulo Coelho
“E come posso sapere chi è la mia Altra Parte?”
“Correndo dei rischi, ma non cessando mai di cercare l’Amore.”
Paulo Coelho, da “Brida“
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Brida Paulo Coelho |
Fu allora che Nihal ricordò ciò che le aveva detto Aires a proposito della verità, quando le aveva chiesto come si fa a sapere di aver trovato la propia strada: a un tratto la sua verità mi si è imposta, con tanta forza che non potevo rifiutarla. Ora anche Nihal si sentiva così: la verità le si presentava in tutta la sua sorprendente chiarezza, e lei non poteva fare altro che accettarla. Adesso tutto le era chiaro, tutto aveva acquistato un senso: il viaggio, l’angoscia, la ricerca.
Sentiva le braccia di Sennar stringersi attorno ai suoi fianchi e capiva che poteva finalmente riposare in quell’abbraccio pieno di desiderio. Era come se il suo corpo non le appartenesse più; si sentiva diversa, quasi che una parte nascosta di lei d’un tratto fosse stata liberata.
Sotto il tocco delle mani di Sennar la sua pelle rinasceva,il suo fisico si rimodellava. Sennar la stava richiamando alla vita; più le sue mani indugiavano su lei, più Nihal sentiva che il ponte gettato con il suo intimo diveniva solido. E quando infine si vide nuda, capì che quella nudità era un dono, e aveva valore perchè a farglielo era lui.
Nei gesti che seguirono, si dissero ciò che avevano taciuto per tutti quegli anni: che erano sempre stati l’uno dell’altra, che non potevano essere separati, che non sarebbero mai stati soli, perchè si appartenevano. E alla fine Nihal, per la prima volta, si sentì unica, completa, vera. Era giunta alla fine della sua ricerca.
Licia Troisi, da “Cronache del mondo emerso”
Da bambino pensavo alla mia assenza: come sarà il mondo, come sarà la vita senza di me?
Un giorno, avrò avuto dieci o undici anni, dovevo andare a giocare a pallone con gli amici. Vicino al mio palazzo c’era un campo da calcio piuttosto sfigato,con più polvere che erba, che vedevo dalla mia finestra all’ottavo piano. Avevo la febbre e quindi non potevo andare, però mi sono affacciato per vedere cosa facevano gli altri.Bè,gli altri giocavano a pallone.
Mi sono detto: ecco come sarà la vita senza di me. Tutto normale. Non cambia niente, manco solo io.
Conclusione: che tu ci sia o non ci sia, per gli altri non cambia niente.
Da quel momento ho tratto una grande forza, perchè avevo capito che non sarei dovuto star li tanto a meditare sulla vita senza di me, ma avrei dovuto pensare alla vita… degli altri chi se ne frega, a un certo punto.
Avevo cominciato a capire che se soffro per la mia assenza in questa vita, non è tanto per gli altri, quanto per quello che perdo io.
Tutte le partite di pallone che non posso giocare…
…le donne che non posso avere…
…gli amici che non posso conoscere…
…le canzoni che non posso scrivere…
…la musica che non posso ascoltare…
…il mare che non posso vedere…
…le corse che non posso fare…
Biagio Antonacci, dal libro “Se ami devi amare forte”
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Ogni persona fa un rumore diverso quando inciampa nella nostra vita. Il problema, è il fracasso che creano. Ci sono quelli che ti mettono sotto-sopra e quelli che semplicemente ti completano.
Biagio Antonacci, dal libro “Se ami devi amare forte”
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Spero che nessuno venga mai a dirmi che l’amore eterno non esiste: non lo voglio sapere. Sarebbe come togliere il gioco ad un bambino, quando c’è ancora luce e tempo prima di andare a nanna.
Biagio Antonacci, dal libro “Se ami devi amare forte”