“E’ l’ora. Non ho molto da lasciarti, figlio. Ti dono una terra senza catasto: una prateria senza padrone che ti porterai dentro. Attraversala con le mani aperte ad accarezzare i fiori germinati dai ricordi che avrai di me. Sono anche i miei ricordi. Erano pure quelli che io avevo di mio padre. Saranno anche di tuo figlio. Ti lascio l’eredità immateriale impressa al seme di ogni concepimento. In ragione di essa si nasce figli … e si muore padri ” (Vito Nicassio)
vito nicassio
vito nicassio
Nasce nel 1967. Vive la sua infanzia ad Adelfia, un piccolo Comune agricolo dell’hinterland barese. Laurea in giurisprudenza. Ufficiale dell’Arma. Poi avvocato. Scrive racconti immaginari per evadere da quelli veri che riporta nelle tristi comparse processuali. Vince il 1° Premio nell Concorso letterario “Una Storia Sbagliata” Edizione 2008 a Tempio Pausania (OT) dedicato a Fabrizio De Andrè. E’ vincitore del premio speciale “Giurie di selezione” del “Premio letterario Osservatorio” – ed. 2009. Vince il 1° premio nel Concorso Letterario "Scritture attraverso le scienze" ed. 2011 a Mestre (VE). E’ 2° classificato nella XII Ed. del Concorso letterario Biblioteca Poggio dei Pini (CA). Riceve il 2° premio nel Concorso Letterario Senigallia “Patrizia Brunetti”, ed. 2009. Giunge 4° nel premio letterario “Il Gusto del racconto 2008” della città di Mezzane di Sotto (VR). E’ 3° al Concorso “Un amore oltre l’estate” – ed. 2009 promosso dalla Enrico Folci Editore. E’ 3° classificato nell’XI Concorso Letterario San Mauro di Buscate (MI). Riceve il 3° premio nel Concorso “Icaro di carta” ed. 2010. E’ finalista e/o segnalato nei concorsi letterari: Concorso per racconti inediti Tapirulan 2008; Mnemosyne – Concorso Arquata Scrivia (AL) edizione 2008; Concorso “Montaldo Dora” (TO) ed. 2008 e 2009; Premio Nazionale Nicola Martucci Città di Valenzano ed. 2009; Premio Nazionale “Città di Cattolica” 2008; Concorso Letterario Nazionale Adriano Zunino – Città di Carcare, ed. 2009; Concorso Letterario “Raccontiamoci” – Prato ed. 2009; Premio letterario Fantastichandicap Città di Carrara - ed. 2009, Premio Letterario Fortunato Pasqualino, ed. 2010.
“Io sono la Tramontana e porto con me la certezza della razionalità”.
Rispose sbadigliando lo Scirocco: “Io sono il dubbio e porto con me le sabbie del deserto…. spettri infelici di preesistenze razionali”.
Il vento del nord: “Io erigo castelli logici e bastioni deduttivi attraverso le cui porte tu e i tuoi fantasmi non entrerete mai”.
“Illusa – fu la replica – i mattoni di granito delle tue fortezze logiche sono cementati dalla malta dell’imprevedibile. Le più solide certezze sono quelle che hanno le loro fondamenta nei granelli del dubbio. Rassegnati! Per ogni roccia arriva il tempo in cui torna ad essere sabbia”.
La Tramontana andò via con tutta la spocchia della sua saccenteria. Lo Scirocco rimase a suonare l’armonica della sua saggezza.
Nessun uccello ha mai imparato a volare a scuola. Ma senza l’esempio di un padre, i figli rischiano di scambiare i fuochi fatui per stelle luminescenti. I loro voli emulano quelli di Icaro. Illuminati da piste e pallette psichedeliche, finiscono di notte, sull’asfalto, fuori da una discoteca… come uccellini implumi caduti dal nido.