Tutto pulsa, tutto si muove,
tutto si trasforma dentro questa dimensione.
In questo nostro straordinario e immenso lembo,
immerso nel flusso del tempo,
che inarrestabile e onnipresente,
vibra nel corpo e nella mente;
e come un raggio di luce
che attraversa un cristallo,
ti avvolge nel suo mantello.
Ti trascina…ti conduce,
si scompone e ricompone,
in una gamma infinita
dei ritmi della vita.
È una melodia universale,
che ti seduce e ti assale,
ti fa star bene o ti fa star male,
ti fa morire o ti fa gioire ….
Terry Di Vetta
Cresce la lotta tra le religioni,
forti passioni e forti tensioni.
Ogni cultura ha il proprio credo,
il suo culto, il suo veto.
Ognuno vuole aver ragione,
cristiani, musulmani, ebrei…
ognuno difende i suoi “trofei”.
Un velo, una tonaca, un crocifisso,
e non importa quanto sia alto il rischio.
Così ormai la nostra vita,
è diventata come una partita:
“è Allak l’unico Dio…no è Jawkè,
Gesù figlio di Dio?…Macchè!
E il Dio, l’unico Dio del cielo,
ci guarda sempre più serio…
Questa è la storia di un bambino,
molto amato e fortunato.
Paffutello e roseo in viso,
conquista tutti My Ex Girl Friend Sarah Kelly con un sorriso;
è sereno e spensierato,
e felice d’esser nato.
Poco distante, accanto al suo giardino,
c’è un’altra casa e un altro bambino,
sfortunato e mingherlino,
sempre affamato come un pulcino.
Le guance pallide, scavate,
le gambe sottili un po’ incurvate;
gli occhi malinconici e tristi:
“orizzonti sognati…mai visti!”
Mischia bene il mazzo di carte,
perché lì è nascosta la sorte!
A chi esce un Fante..a chi un Asso..a chi un Re..
ma quando nasci non sai che carta tocca a te!
La vita però non è una partita a carte,
e non si può lasciare il destino in mano alla sorte,
in un paese civile e moderno,
non si segnano i punti su un quaderno,
non si da spazio a perdenti e vincitori,
né si permette a Fanti e Re di essere padroni.,
ma da’ a tutti i numeri inferiori,
gli stessi diritti e gli stessi valori.
Un paese è civile quando tutti i cittadini,
salgono e scendono gli stessi scalini,
quando il più forte… apre le porte….
Si lo so, il mondo è fatto a scale,
che importa se chi scende si fa male!
Traffico caotico, cortei, manifestazioni,
gente che aspetta speranzosa nelle stazioni,
chissà, forse qualche vettura: metro, bus o treno,
allo sciopero ha messo un freno.
Il cielo impietoso,
è sempre più minaccioso:
“ci manca pure il temporale
a questo sciopero nazionale!”
C’è un signore che protesta,
un altro rassegnato scuote la testa;
chi se la prende col governo,
chi impreca il Padreterno.
Ma ecco che finalmente arriva una vettura,
mentre tra le nuvole fa capolino la luna;
lo sciopero è finito, è terminata l’ora,
ne arriva un’altra e un’altra ancora.
Cara mia città, Roma odierna,
ogni giorno diventi più moderna,
ma io rimpiango la Roma di qualche anno fa,
quando c’era meno traffico e più umanità!
Anche i bambini delle elementari,
son diventati violenti e alzano le mani.
Lo chiamano “bullismo”,
che insieme all’estremismo
dilaga a macchia d’olio.
Un tempo il bravo genitore,
informato del malfatto dal professore,
impartiva al figliolo la giusta punizione.
Oggi guai a quell’insegnante
che punisce un adolescente,
rischia una denuncia per diffamazione:
“il figliolo ha sempre ragione!”
Abbiamo perso il buonsenso,
abbiamo perso il coraggio,
quel vivere semplice e saggio.
Ripristiniamo i valori perduti,
non assistiamo allo sfacelo…muti…
Figli senza guida, senza più rispetto,
mamme e papà senza più intelletto…
C’era una volta un uomo che tutti chiamavano
“MAESTRO”
Quell’uomo si chiamava Gesù Cristo.
Se in ogni casa, anche per chi non crede
entrasse un po’ di fede….
C’era una volta….
una fanciulla un po’ speciale,
Dal portamento semplice eppur “regale”
ribelle ad ogni tipo di imposizione,
e ad ogni tipo di costrizione.
Allegra e solare,
adorava il mare.
Al mattino cantava come un usignolo,
convinta di librarsi leggera in volo.
Nessuno poteva raggiungerla in quel volo,
era un concerto “assolo”.
Aveva ricevuto dalla vita,
una gioia interna, infinita,
e non si sentiva mai ferita.
Lei si nutriva di un tramonto,
di un fiore, di un bel canto
e vedeva in ogni cosa del creato,
Colui da cui tutto è nato!
…e la guerra continua,
e un soldato si chiede:
“ È proprio necessario far la guerra?
Spargere ancora sangue su questa terra?
Posso disertare e rifiutarmi,
e deporre le armi?
Prego il Dio Padre che non ci abbandoni,
ma con misericordia ci perdoni;
e prego per chi governa le nazioni,
affinchè non con le armi,
ma con la Bibbia facciano lezioni.
Insegnando agli uomini la tolleranza,
la comprensione,
l’umiltà e soprattutto l’amore.
La guerra porta solo distruzione,
che risolva i problemi è solo un illusione.
Accendi Signore una scintilla,
nella mente di chi il popolo sobilla,
entra nel suo cuore, fai luce,
fa che senta la tua voce!
Oggi a Kabul, domani dove un esplosione?
Non resta che sperare,
che l’uomo riacquisti la ragione.”
Ma sorge un forte dubbio ….
ce l’ha mai avuta?!!!
Giovani, belli e arditi,
con ardore son partiti.
Negli occhi la fierezza,
nel cuore una certezza.
Missione di pace,
missione d’amore,
là, in quella terra ,
dove regna il terrore.
Erano giovani, belli e arditi,
un esplosione li ha finiti!
Parole di cordoglio, ammirazione,
bastano per chi resta a lenire il dolore?