Il blu del cielo si confonde col mare,
sono qui in silenzio a meditare.
Il tramonto, il volo dei gabbiani,
fredde e tremanti sono le mie mani.
Mi perdo nell’orizzonte infinito,
cerco qualcosa…un cassetto smarrito,
o meglio un cassetto chiuso a chiave,
nel ripostiglio di una piccola nave.
Un tesoro ben custodito,
affinchè il tempo non lo renda sbiadito:
“Note musicali fuoriescono danzando,
una bimba corre felice, ridendo;
un’altalena, una corda, un bambolotto,
caramelle, cioccolata e un orsacchiotto.
Nel cassetto dei ricordi tutto è intatto,
non rimane che dire: “quel che è fatto è fatto!”
Terry Di Vetta
Lente e interminabili scorrono le ore,
con il corpo sono qui, ma con la mente altrove;
chiudo gli occhi…mi concentro…
ed ecco che mi accarezza il vento!
I piedi affondati nella sabbia,
nella testa, confusione, tanta nebbia:
ansie opprimenti,
pensieri logoranti,
che per incanto volano via,
lasciando leggera l’anima mia!
Come una leggera pioggerellina,
mi arrivano spruzzi di acqua marina,
lasciando sulla pelle abbronzata,
il sapore dell’acqua salata.
Suona il citofono, mi sveglia,
torno nella realtà, ma rimane la voglia,
voglia di correre, di nuotare,
libera e felice tra le onde del mare,
di rotolare sulla sabbia dorata,
e poi di nuovo una bella nuotata!
Apro la porta, entra il cliente,
il sogno è finito, ripristino la mente.
L’ora di pausa è terminata,
appuntamento alla prossima giornata!
Si guarda intorno con stupore,
gli occhi malinconici e tristi;
guarda l’abito griffato addosso al manichino,
e giù, un altro sorso di vino.
C’è un correre veloce sul marciapiede,
lui, lì in un angolo chiede.
Una donna è intenta a guardare la vetrina,
poi entra e acquista l’abito per la sua bambina.
Un passante frettoloso si accende una sigaretta,
pochi son quelli che metton mano alla borsetta.
Si è fatta sera, contiamo le monete…
Dio, non lasciarmi solo con la mia fede!
Una figura scura si avvicina piano,
poi con dolcezza gli afferra la mano,
vieni, c’è un pasto caldo che ti aspetta,
un letto e una calda coperta.
Incredulo rivolto a Dio chiede:
“è un angelo vestito da prete?!!”
Capelli biondi mesciati,
stivaletti, pantaloni e camicetta,
Marta si avvia con la sua macchinetta.
Che traffico, ho preso tutto?
L’agenda degli appuntamenti,
devo tornare indietro accidenti!
Marta dorme ancora,
pur se da un pezzo è spuntata l’aurora.
Ok, riparto e faccio benzina,
poi di corsa al negozio di Lina.
Ciao, son pronte le ordinazioni?
Sono ventuno o ventitre?
Cara Lina mi ci vuole un bel caffè!
Il prossimo appuntamento è tra un ora,
poi un altro e un altro ancora.
A casa mi aspetta la lavatrice,
ci sono ancora i pennelli sporchi di vernice;
prepara la cena, controlla i biscotti,
cinque minuti ancora e sono cotti.
Si è fatta sera, Marta è sfinita,
suonano alla porta, è Federica:
“siamo passati per un salutino,
se ti va ci fermiamo per uno spuntino!”
Un “NO!”resta soffocato in gola,
ma piano piano senza far rumore vola…
E il marito sempre attaccato alla televisione,
e la figlia ha bisogno di comprensione,
e il nipotino c’ha il ballo di San Vito,
tutto è dovuto, nessuno che alza un dito.
Domani è un altro giorno, frase celebre,
mi sento svuotata, quasi un ebete,
da domani la musica cambia, lo giuro,
da domani alzerò un bel muro…
ma quel muro domani non c’è,
e volete sapere perché?
Perché la donna ha nel cuore,
un inesauribile getto d’amore!
Una foglia scivola sfiorandomi il viso,
mi guardo intorno…è tutto un paradiso!
Spennellate di giallo e marrone,
di verde muschio e tanto arancione.
Grappoli d’uva, chicchi dorati,
per futuri vini pregiati;
e insieme al profumo di mosto, profumo di vino,
la fragranza del fungo porcino.
C’è una particolare atmosfera,
lasciata dall’acquazzone di ieri sera.
Il profumo di terra bagnata,
l’aria pulita e frizzantina, il cielo terzo,
com’è bello andare a spasso!
L’autunno è come una poesia,
porta con se sempre un po’ di malinconia.
Che confusione!
C’è molta apprensione…
Chi va, chi viene…
Il vestito va bene’?!!
Squilla il telefono, suonano alla porta,
come inizia una favola?: “C’era una volta!”
Questa è la favola tinta di rosa,
di una bella e giovane sposa,
che attorniata da amici e parenti,
si avvia in chiesa per i sacramenti.
Lungo il velo, sontuoso il vestito,
che sorpresa per il “quasi” marito!
L’organo inizia a suonare,
mentre la sposa sale le scale,
lentamente si avvicina al futuro consorte,
e…l’emozione è sempre più forte!
Una promessa sincera…
lo scambio della vèra…
le note dell’Ave Maria…
e una lacrima scivola via.
Eccoli fuori e all’improvviso,
manciate di fiori e manciate di riso;
vola in alto con un bel lancio,
il mazzolino di fiori d’arancio;
lo prende al volo una biondina,
lentigginosa e sbarazzina,
e tutta trionfante col suo trofeo,
si avvicina al suo dolce “Romeo”:
Così tra una foto e una chiacchierata,
volge al termine la bella giornata,
saluti, abbracci, baci bacioni, e….
finalmente gli sposi son soli!
Mare agitato…
questa notte ti ho sognato.
Mare in tempesta…
i pensieri s’intrecciano nella testa.
Mare increspato…
giorni e ore che non ho dimenticato.
Mare di notte, mare blù…
il tempo andato non torna più.
Mare trasparente…
parlo parlo ma nessuno mi sente.
Mare profondo…
l’amore è un girotondo.
Mare mare mare…
non sei dolce, sei pieno di sale.
Mare verde chiaro…
mi ci vuole un bel solitario.
Mare calmo…
finalmente dormo!
Il vento scompiglia i capelli…
riccioli biondi ribelli;
gli occhi velati di pianto…
nel cuore un dolce rimpianto.
Il passo lento, lieve,
soffice come un fiocco di neve;
una canzone cantata col cuore,
pensando chissà a quale amore.
Anni di sogni, di fantasticherie,
di assalti nelle pasticcerie…
di crisi d’identità…
di tanta voglia di libertà.
Gli anni passano in fretta,
faticoso è raggiungere la vetta,
cercando di non perdere mai di vista,
la strada giusta, quella “maestra”.
Chi mai può dire se è stata quella giusta?
giusta o no, che vuoi che sia,
resta sempre quella della fantasia,
che bene o male ti fa buona compagnia!
Terry
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A passeggio me ne vo’ per la città,
sola sola in piena libertà;
sotto un cielo azzurro e assolato,
gustando un bel cono gelato.
Piazza di Spagna…che meraviglia!
non ce n’è un’altra che le somiglia;
la scalinata sommersa di fiori:
azalèe di mille colori.;
la piazza gremita a di gente,
che passeggia tranquillamente.
Poi c’è il Gianicolo… col suo belvedere,
dove la vista non può che godere.
S.Pietro, i vicoli di Trastevere,
il nastro biondo del fiume Tevere.
Il Colosseo, la Bocca della Verità…
Roma, sei la più bella città!
Tu sola sai incantare,
e ogni straniero fai innamorare,
chi resta un solo giorno con te a tu per tu,
di sicuro non può scordarti più!