Terry Di Vetta
VIDEO 14 febbraio San Valentino
Dopo tante nubi scure,
finalmente la speranza
di un cielo sereno.
Come un ululato di un lupo
ecco un’altra dose di veleno.
Disperazione, mi lascio andare
senza più reagire.
Davanti allo schermo, inerte,
un immagine scorre veloce,
frazioni di secondi…
Padre Pio,perché sei lì?!!
Non sei in sintonia
in uno show di canzonette,
scheck e barzellette!
Chiedo, mi informo
nessuno a visto niente,
l’immagine l’ha vista
solo la mia mente.
Ho sentito la sua voce:
“Non temere,ti aiuto io,
credi in me e credi in Dio!”
La paura, dissolta,
l’angoscia, svanita,
saprò affrontare anche
questa nuova salita!
Ti sognavo,
sapevo che ti avrei incontrato.
Fantasticavo l’incontro,
magico girotondo
di luci scintillanti
e infiniti firmamenti.
Ti ho incontrato,
mi hai guardato,
mi hai sorriso,
ti ho riconosciuto.
Senza parole
sei entrato nel mio cuore,
l’anima mia d’allora,
rinasce ad ogni aurora.
Forse in un’altra vita
ci siamo già amati,
e i ricordi nell’anima
non sono stati cancellati:
tracce indelebili,
scorrono nelle vene,
magico potere,
nella mente che affonda,
lasciandosi travolgere dall’onda.
Un arcobaleno mi attraversa,
un turbinio di emozioni,
mi gira la testa,
con te le mie giornate,
sono sempre colorate!
27 gennaio,
ricorrenza che suscita orrore.
Terrificante conclusione
di un popolo colpevole;
colpevole e da eliminare,
per non contagiare, inficiare.
Chi ha vissuto quella follia,
ed è riuscito a fuggir via,
ha avuto costantemente,
flash indelebili nella mente.
Immagini di terrore,
che hanno devastato il cuore.
Nuova generazione,
voi, tra web,sito e www.
dove si trova tutto e di più,
voi, giovani di talento,
in piena tecnologia,
attenzione ad ogni ideologia,
imparate la lezione,
un simile sterminio,
non deve più avvenire.
Ricordare, commemorare,
con la consapevolezza,
che “mai più” sia certezza!
Si apre il sipario
di un grande teatro,
un solo attore,tanti personaggi.
Con un po’ di fantasia,
e una buona dose di empatia,
viaggio nell’anima della gente.
Scruto,osservo,ascolto,
non mi faccio sfuggire niente
Come chi studia le stelle,
e poi sentirle sulla mia pelle.
Eccomi in una acerba adolescente,
entro nella sua mente:
“primi amori,dolci batticuori,
pianti, forti timori”.
Poi con disinvoltura
volo a cavallo della luna
e vesto i panni di lei più matura.
Vivo i suoi sogni,le aspettative,
le sue giornate lavorative.
Poi come per magia
una mamma prende il via:
“biberon,orsacchiotti,
pannolini,gianduiotti”.
Crisi esistenziali, separazioni,
è infinita la gamma delle emozioni!
Quel che racconto nella poesia,
non sempre è storia mia,
è la realtà che mi circonda,
io sono solo un onda.
Un onda di un immenso mare,
ed è meraviglioso stare lì guardare,
sentire,osservare,imparare.
Con la mia veste da saltimbanco,
mai mi annoio,mai mi stanco!
Pensiero,
ti scaccio via
dalla mia mente.
Ricordi e nostalgia,
andate via!
Nel buio della notte,
porte e finestre aperte…
Ti sogno…
Il sogno non lo puoi gestire,
non chiede permesso,
entra prepotente,
pretende,
non vuol morire.
Allora come adesso,
tutto è concesso!
Pensiero,
mi hai rubato l’anima,
non posso più mandarti via,
fai parte della vita mia!
Dammi la mano,
non aver paura,
guarda com’è bella la luna!
La porta si chiude
più nulla si vede…
si sente…
Urla e grida,
un suono assordante che strida,
un odore che toglie il respiro,
e nessuno li dentro è più vivo.
Assurdità dell’essere umano,
“umano?!!”
Razza superiore?
Colore della pelle?
Siamo sotto lo stesso cielo,
le stesse stelle!
Se la storia non è fantasia,
scongiuriamo per sempre,
il pericolo
di una nuova “egemonia”.
Ogni popolo,
di ogni razza e colore,
ogni individuo,
“diverso” nel fisico o nel cuore,
hanno gli stessi diritti
e lo stesso valore.