Tanyabì
Ci si ritrova sempre più distanti, con il nulla a riempire i nostri spazi. E le parole suoneranno vuote se non sarai tu ad ascoltarle, e se mi sfiori solo da lontano tutti i ricordi si staccheranno dalla pelle, e noi scivoleremo a terra come granelli di sabbia calpestati da tante suole sconosciute in direzioni opposte. Come fanno le tempeste che all’ improvviso si portano via tutto. E non dirmi che non hai mai pensato al colore dei miei occhi, per conservarlo fra le mani ? Che le porte sono fatte per aprirsi, come i corpi per amarsi. Ed è facile che presto quei pensieri poi diventino intenzioni, quando le labbra inevitabilmente si appoggiano alle tue. No, non saranno le paure e le distanze a perderci gli sguardi, ci serve solo quella riva e la voglia di non abbattere quel ponte.
Tanya Bì ©
Sei giunto agli estremi della mia profondità,
e ora che ho perso ogni comprensione della realtà,
sono nuda. Spogliata oltre ogni logica.
Mi schiudo in te come tenere spighe di grano
che affiorano indefinite e rigogliose.
Possiamo coglierle, respirarle..conservarle
mentre ci “soffiano” verso paesi ancora ignoti,
dove il respiro tende quasi a fermarsi.
E nel richiamo del vento, dolcemente si piegano
baciandoci perdutamente sull’ anima.
Tanya Bì ©
Mi dicevi di chiudere gli occhi, e che presto saresti tornato. E che se fino al giorno prima “eri”..poi saresti “stato”.
Ma io ho sempre avuto paura del buio, anche quando dormivo a luci accese, così li tenevo spalancati sperando bastasse questo a trattenerti. Avrei potuto toccare il tuo “fondo” in trasparenza se solo me ne avessi dato il tempo; ma dovevo immaginare che lanciarti il cuore e gli occhi addosso non sarebbe bastato per non farti svanire. E lo capivo ogni volta che provavo a ricomporti e non volevi. L’ ho capito quando non eri più tu, o forse lo eri, ma noi ci stavamo affievolendo.
Tanya Bì ©