Stefania
A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi;
A piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali;
A stabilire un contatto con un altro c’è il rischio di farsi coinvolgere;
A mostrare i propri sentimenti c’è il rischio di mostrare il vostro vero io;
A esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui;
Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti;
A vivere c’è il rischio di morire;
A sperare c’è il rischio della disperazione e
A tentare c’è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l’angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.
Leo Buscaglia, da “Vivere Amare Capirsi”
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Libri di Leo Buscaglia, Scoprili!
Devi capire che le parole sono solo parole: rumori con un significato convenzionale e null’altro. E’ così, devi capirlo! Prima di tutto distaccati dalle parole: se ci riesci, potrai vedere che sono solo rumori. E’ come nelle caserme, dove si usano i numeri: “soldato centouno”, quella persona si identificherà con quel numero; ora, se qalcuno insulta il numero centouno, egli si sentirà punto sul vivo… e centouno è solo un numero, nulla più, ma lui ci si è identificato. Il tuo nome non è altro che un numero, inventato perché altrimenti le cose sarebbero troppo complicate.
Osho, da “I segreti della trasformazione”
Alice rise: «È inutile che io ci provi», disse ancora: «non si può credere ad una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.»
Lewis Carroll, da “Alice nel Paese delle Meraviglie”