Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
Primo Levi, Se questo è un uomo
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Se dall’interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui.
Primo Levi, Se questo è un uomo
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La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno in questo senso è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. E’ un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino ‘, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo.
Elisa Springer, Il Silenzio dei Vivi
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… Mentre, liberatomi infine dalla mia lercia divisa e indossati panni civili, puliti, senza alcun contrassegno infamante, mi allontanavo da Bergen Belsen su un camion della Croce Rossa, capii che altrove, in una dimensione a me preclus…a, si era giocata una partita a scacchi la cui posta e le cui perdite erano incalcolabili.- Mi stupii che tutt’attorno la natura fosse rimasta indifferente, e che ci fosse ancora un maggio come quelli della mia infanzia.- Per la prima volta il sole non era più offuscato dal fumo dei forni crematori e, tra le basse dune di sabbia, la brezza riavviava i radi cespugli di erica della landa di Luneburg.
Paolo Maurensig, “La variante di Luneburg”
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Devo dire che l’esperienza di Auschwitz è stata tale per me da spazzare qualsiasi resto di educazione religiosa che pure ho avuto. […] C’è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.
Primo Levi, Se questo è un uomo
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È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte,della miseria,della confusione.Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto,odosempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ci ucciderà,partecipo al dolore di migliaia di uomini,eppure quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà,che ritornerannola pace e la serenità.
Il diario di Anna Frank
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E infine, si sa che sono qui di passaggio, e fra qualche settimana non ne rimarrà che un pugno di cenere in qualche campo non lontano, e su un registro un numero di matricola spuntato. Benché inglobati e trascinati senza requie dalla folla innumerevole dei loro consimili, essi soffrono e si trascinano in una opaca intima solitudine, e in solitudine muoiono o scompaiono, senza lasciar traccia nella memoria di nessuno…
Primo Levi, Se questo è un uomo
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Shoah
Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Questo vocabolo venne usato per la prima volta nel 1938 nella Palestina sottoposta al mandato britannico durante una riunione del Comitato Centrale del Partito Socialista, in riferimento al pogrom della cosiddetta “Notte dei Cristalli”.
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“Erano cento
Erano cento uomini in arme.
Quando il sole sorse nel cielo,
Tutti fecero un passo avanti.
Ore passarono, senza suono:
Le loro palpebre non battevano.
Quando suonarono le campane,
Tutti mossero un passo avanti.
Così passò il giorno e fu sera,
Ma quando fiorì in cielo la prima stella,
Tutti insieme fecero un passo avanti.
“Indietro, via di qui, fantasmi immondi:
Ritornate alla vostra vecchia notte”:
Ma nessuno rispose, e invece.
tutti in cerchio, fecero un passo avanti.”
Primo Levi, incipit di “Vizio di forma”
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Questi ricordi non sono semplici indumenti, qualcosa di cui ci si può spogliare e mettere nell’armadio. Sono incisi nella nostra pelle! Non possiamo liberarcene.
Trudi Birger, Ho sognato la cioccolata per anni
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Frasi Olocausto
Giornata della Memoria
Scarpette Rosse Poesia
Frasi di Anna Frank
VOI CHE VIVETE SICURI Nelle Vostre Tiepide Case
L’AMICO RITROVATO, Fred Uhlman
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Libri Speciali che parlano di Shoah
Giornate della memoria 2008 – 2009
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Orientamenti, materiali e spunti per una didattica della Shoah, tra religione, storia e narrazione.
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Ogni bambino ha un nome…
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Spigolature di cronache imolesi, ricordi e documenti (1938-1961)
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