Stefania
Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.
Paul Atreides, nel film Dune
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
ART 1 della Costituzione Italiana
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La Repubblica, una e indivisibile.
ART 5 della Costituzione Italiana
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La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
ART 12 della Costituzione Italiana
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La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.
Luigi Sturzo, in un discorso al Senato della Repubblica, 27 giugno 1957
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“… Sono cittadino del mondo, il concetto di Nazione ha nella mia mente dei confini molto labili.
Ma deve pur esserci un motivo perchà io sia nato proprio in questo posto, in questo Paese, tra questa gente e non in un altro punto qualsiasi della Terra.
Ho smesso da tempo di credere al Caso.
Sono cittadino del mondo, e viaggerò, sempre per conoscere più posti possibile, per imparare da più gente possibile, per lasciare una traccia della mia energia ovunque si posi il mio sguardo….
Ma non rinnegherò le mie origini.
La mia Nazione avrà sempre nel mio cuore e nei miei ricordi un angolino privilegiato …”
Anton Vanligt
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L’ITALIA vuole la pace
perchè la pace è un seme
che cresce solo se gli uomini
imparano a stare insieme.
Anna Sarfatti, la Costituzione raccontata ai bambini
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Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite.
A volte vorrei tornare indietro, ripercorrere i miei passi
nel tempo.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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I ricordi fluttuavano dentro di lei come la scia di un temporale.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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Per un momento i suoi occhi si persero in quelli di lei, e Irene sentì il ragazzo stringerle dolcemente la mano. Il mondo non era mai stato così lontano.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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Non valeva la pena perdere tempo cercando di cambiare il mondo; bastava evitare che il mondo cambiasse noi. Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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La vita sembrava tranquilla e semplice, ma allo stesso tempo aveva più pieghe di una tenda bizantina.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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Orologi, tiranni che organizzano la vita con capriccio militare.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
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Chi tanto e chi così poco.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L’energia, l’allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quei pesi sul cuore.
Nasconderti le nuvole,
quell’inverno che ti fa male.
Renato Zero, Nei Giardini che nessuno sa