Nel silenzio della notte, così come nella fioca luce del mattino hai tempo per pensare, per meditare su quello che sei, su quello che hai ottenuto.
A volte mi incanto a ricordare tempi in cui parevo invincibile, in cui tutti noi sfidavamo la morte in ogni momento della giornata. Oggi mi accorgo però che nella conta degli invincibili ci sono delle assenze. Assenze che il ricordo non può colmare. I visi appaiono avvolti nella nebbia, i fatti diventano echi lontani che più nessuno sembra o vuole ricordare.
Sono passati oramai tanti anni e di tanto in tanto tornano a farsi sentire sensazioni dimenticate, che avvolgono i pensieri e i sensi, riportandoti alla memoria sapori mai completamente sopiti. Eventi che ora appaiono anacronistici e forse anche patetici ma che sono la mia storia, la storia dei ragazzi che l’hanno vissuta. Che sono me. Tutti loro sono in me e nelle cose che abbiamo vissuto cercando di spalancare le porte della percezione.
Autore
Rosario Lepore
Adesso il mio cuore batte, un pò di più, quando tu sei vicino a me.
Uno sguardo fugace, perchè ancora troppo segreto da rivelare apertamente.
Frasi mute e parole soffocate nel silenzio, non trovano più spazio nella mia testa.
Temo il tuo fascino, fatto di apparente normalità.
Ogni giorno sei sempre con me, muta compagna delle mie routine;
Il desiderio di vederti è impossibile da nascondere, eppure esito, perché la paura è grande.
Paura di farci del male, paura che quello che desidero sia troppo ardito. Paura che ogni volta che ti vedo paralizza le mie espressioni, e mi lascia attonito ad attendere, sempre, un tuo cenno.
I giorni passano, il desiderio aumenta. Verrà il momento.
Forse.
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