Parole, sospese nell’aria,
inghiottite dal rumore dell’acqua
che a scrosci si riversa dal cielo pumbleo
non lasciando alcun spazio ai raggi del sole,
celati dalle nuvole cariche di pioggia
e odorose di baci marciti.
Parole, simili a frustate
risuonano nell’aria
disperdendosi in un’eco
rimbombande ed assordante
da coprire il silenzio intorno a noi.
Parole, che rimbalzano nell’aria
frantumandosi nel ricadere
in miriadi di schegge taglienti
e rimbalzandomi addosso
mi colpiscono impietosamente.
Parole, pesanti come sassi,
che fanno male,
causano dolore,
avvolgono,
fanno sentire soli,
parole non parole
le mie
con dentro un grido
fatto di lacrime e dolore.
Parole, le tue sospese
nella mia mente,
nel mio cuore,
rimbalzano
tra i muri della stanza
parole che non si dimenticano.
Parole, che il vento non districa
e fa ritorcere come giovani rami,
si flettono, resistono
memorie che spingono
ad amarti ancora e che
la brezza del mattino si porta via
facendole scivolare nel silenzio.