riccardo arrigoni

Ti ritrovi quella dei Tuoi.
Ma ce ne sono delle altre.
Sì, ma chissenefrega.
La tradizione impone ….
Tutte cazzate.
Uno dovrebbe poter scegliere
O scegliere di non scegliere.
Del resto cosa importa quale religione
Avevano i Tuoi ?
Dove sta scritto che devi averne una ?
C’è qualche vincolo morale ?
E se vuoi farne senza ?
E se ce n’è un’altra che Ti ispira di più ?
Se c’è non la conosci. Perché non Te la fanno conoscere.
Sembra una congiura.
Il discorso è più ampio.
Sembrerebbe che Tu debba per forza essere condizionato.
Questa è alienazione pura.
Questa è violenza gratuita.
Perchè siamo ridotti così male ?
Perché i valori se ne sono andati.
Perchè il rispetto è una parola vuota.
Perché di Te non gliene frega niente a nessuno.
Perché l’unica cosa che importa è conformarsi.
Mondo di pazzi.
Mondo di persi per strada.
Ma quando ci ricongiungeremo a noi stessi?
Quando il mondo avrà uno scossone.
Cioè mai.
Ritrovarsi è vietato. Il mondo è una strada. Chiusa.

By myself – 31/05/12 at 18:05

Teniamoci quello che c’è.
Ma a che prezzo.
Incalcolabile. Il male ci attende.
Non abbiamo abbastanza fantasia.
Sarebbe bello disfarsene.
Ma come ?
Il male che stanno facendo è enorme.
Le omissioni sono non misurabili.
E loro dovevano essere la soluzione.
Sì, la soluzione per loro.
Non per noi.
E noi stiamo qui ad aspettare il miracolo.
Diamo pure le perle ai porci.
Se c’è da aspettare, mettiamoci in coda.
Che prima o poi qualcosa succederà.
Forse in questa vita.
D’altronde i miracoli sono rari.
Dal marcio non cola l’oro.
E le aspettative dove le mettiamo?
In ripostiglio.
Cosa aspettarsi e perché.
Ma soprattutto da chi ?
Da quelli che avrebbero messo a posto tutto.
Non facendo niente.
Come quelli che sarebbero stati sostituiti.
E che adesso si armano.
Perché quando finisce la stagione loro siano pronti.
Ad ammazzarci di danni.
Che noi siamo qui pronti.
A farci prendere un’altra volta.

By myself 18/06/12n at 12:38

Sì, ma se la giornata è finita
Cosa ci rimane addosso?
Qualche incazzatura, giusto per gradire.
Ma cerchiamo di dare una dimensione al tutto.
Una giornata è mediamente piuttosto lunga.
Uno non può solo incazzarsi.
Ci sono anche momenti di agio, di gioco, di spensieratezza.
Sì ma sono pochi.
Perchè ci costruiamo una vita senza
Preoccuparci degli spigoli.
Che in men che non si dica e senza
Alcun preavviso, vengono fuori di prepotenza.
Reazione emotiva, reazione viscerale, reazione
Di circostanza, comunque reazione.
La reazione è sempre discontinuità che Ti
Fà perdere voglia di vedere il meglio.
Ma il meglio c’è, basterebbe togliersi le fette di salame.
Il meglio a volte lo devi cercare, perchè nascosto.
Il meglio a volte te lo trovi lì davanti.
Che bella sorpresa, che Ti fà rimediare
Una filosofia che credevi persa.
Quando hai visto il Tuo meglio Ti si
Apre una prospettiva nuova.
La giornata non è più la stessa, adesso
Te la puoi godere senza rendere conto a nessuno.
Riesci a vedere gli altri in un’altra ottica.
Sembreresti un miracolato. E invece no sei lo stesso di prima.
Solo più conscio che la vita non è la stessa
Solfa che si ripete, ma una successione di eventi
Che Ti lasciano trasparire il nuovo nel bello.

by myself 16/06/12 at 01:25

Intorno c’è armonia.
Sensazione strana.
Siamo tutti in accordo. Un che di irreale.
Ma il rincorrere il passato non serve più.
E allora godiamoci il presente.
Il presente siamo noi.
Con i nostri crucci.
Qualche banalità da rimuovere.
Per favore facciamo rivivere il ricordo.
Il ricordo ci riporta indietro.
Quando ci si accapigliava.
E come se riavvolgessimo un nastro.
Viene fuori che qualcuno voleva primeggiare.
Ma a che serve ?
Serve a mettere in luce qualche insicurezza.
Che oggi non serve più a nessuno.
Perchè nessuno vuole essere davanti.
Essere davanti è fatica.
Che difficilmente ripaga.
E allora viviamolo questo presente.
Che di soprese non ce ne porta più.
Ma chi l’ha detto?
La sorpresa è dietro l’angolo.
Bisogna saperla prendere.
Perchè se è curiosa qualcuno paga.
Può rimettere in discussione tutto.
E qualcuno può anche adirarsi.
Ma no lasciamo che cuocia da sola.
Di momenti belli c’è una grande attesa.
E quando arrivano chi non li prende è perso.

by myself 14/06/12 at 22:15

Il governo tecnico.
Bell’espediente per fare le porcherie
Che gli altri non hanno avuto il coraggio
Di fare.
Ma ci hanno preso per deficienti ?
Di sicuro sì.
Come far fare ad un nugolo di impreparati
Quello che un altro nugolo di impreparati
Avrebbe voluto fare
Senza lasciare ombre.
Ma uno che si sarebbe compiaciuto
Si ritrova in male arnese adesso
Che può tirare le somme.
Le somme sono sotto lo zero.
Ma il cerimoniale non ne risente.
I partiti sono da un’altra parte.
Al di là dei colori.
Anche questa volta.
Anche questa volta la politica è in ferie.
Chi ci rappresenta non ci rappresenta.
E noi siamo qua sotto con un palmo di naso.
E ci facciamo sempre le stesse domande.
Senza che ci sia un’ombra di risposta.
Ci sarebbero tutti i crismi di una rivoluzione.
Con una paese che soffre.
Con gente che si uccide.
E allora bisogna che qualcosa succeda
Pregando qualcuno lassù.
Che ci faccia uscire dal bandolo
Per il rotto della cuffia.

By myself 14/06/12 at 13:30

Perché a Te ?
Ovvio, il luogo dei desideri.
Che si concentrano
In un solo punto.
Che splende di suo.
Che batte il tempo.
Che spiazza chi concorre.
Ma l’avrai meritato ?
Poco importa.
La spinta lo porta a Te.
E Tu splendi.
Come non mai.
Come se gli altri non ci fossero.
E la soddisfazione è grande.
Niente sfugge.
Il premio è destinato.
La gioia ha un indirizzo.
La voglia trova la sua materia.
E quando arriva è uno sfacelo.
Non si distrugge il bello.
Il bello diventa splendido.
Gli aloni si dispongono da soli.
Il tutto ha il suo indirizzo.
Adesso non tremare.
Voglio vederTi sopra i confini.
A navigare con le Tue ali.
Che sono l’abbraccio perpetuo.
Chissà che il bello non vinca sempre.
Come se il mondo non finisse qui.

By myself – 13/06/12 at 13:55

Eppure ho digerito bene.
Ma le farfalle ci sono.
Chi me le avrà messe ?
Quella tipa là.
Con quel suo fare da contessa.
Con quella maestosità che la distingue.
Con quell’incedere che mi fa tremare.
Ma guarda che servizio che m’ha fatto.
Ma se lo tengo per me non funziona.
E allora devo farmi notare.
Sì ma tanto chi mi nota?
E’ lei che deve.
Ma come fare ?
Prendiamo una scusa.
Una cosa che non si nota.
Ma che mi mette un pò in mostra.
Ma sì che funziona.
Lei mi parla ed io sono fuori di melone.
Lasciamo perdere le banalità.
Ed andiamo al sodo. Il discorso si fa allegro.
E così magari mi ride anche. Ma allora ce l’ho fatta.
Non mi scappa più. Ma sono stato proprio bravo.
Che quasi mi complimento. E questa mi sorride.
Ed io rischio di stramazzare.
Adesso le farfalle non ci sono più.
Passiamo pure al dolce.
Un bel bicchier di vino.
I due sguardi sono una cosa sola.
Chi l’avrebbe mai detto.
Io direi che ho fatto centro, mi spiace ma non è così,
son sempre loro a fare centro.

by myself 12/06/12 at 00:10

Nonostante i grandi progressi.
Addavenì.
Esempio banale.
Io registro un documento, un’informazione, un’immagine.
Serve a poco registrarla se, quando mi serve, non la trovo.
Caso più semplice, i documenti.
Se hai uno schema mentale li metto secondo un criterio.
Mi serve la mia memoria quando lo ricerco.
Ma a che serve ricorrere alla mia memoria quando
Un elaboratore è una memoria?
A nulla è solo una complicazione inutile.
Allora la soluzione è che il sistema informatico
Indicizzi i contenuti (motore di ricerca), in modo che quando
Faccio una ricerca mi trovi tutti i documenti che la soddisfano.
Purtroppo pochi sistemi sono in grado di fare questo. Nel 2012!
Passiamo alle immagini, se io traccio un disegno
Il mio sistema intelligente dovrebbe essere capace di
Trovarmi tutte le immagini che in prima approssimazione
Contengono quella forma.
Bene, questo invece non avviene mai.
Allora sta rivoluzione informatica è partita ? E dove è arrivata ?
Risposte penose.
Certo che se i maggiori produttori di software sono quelli
Che dominano il mercato oggi.
Di strada ancora da fare si misura in galassie. E questo perché ?
Perché come sempre il produttore di software è tutto
Tranne che colui che di immedesima nell’utente comune.
Con il risultato che il software di oggi è una pena.
Oltre che costruito male, con enormi falle.
Possiamo solo alimentare le speranze. Noi poveri utenti scontenti.

By myself 11/06/12 at 13:35