Alla fine tutti approdano in porti sicuri, nessuno rischia di naufragare nei mari in tempesta, tutti aprono le vele e solcano le onde nella direzione più favorevole, nessuno osa guardare oltre quello scuro orizzonte ma tutti sognano da lontano, immaginano e nostalgici vanno via. Via dal piacere, via dalla bellezza e via dalla felicità; perché quello che si vuole realmente è oltre quel muro, quello della paura. E, siate prudenti,non fate scavalcare il muro del vostro cuore, a chi, incapace, non riesce nemmeno a intravedere quello della paura.
Rachele Fortunato
Ogni volta parlerò di te anche se non farai parte più di me;ogni volta penserò ai tuoi occhi pensando a quanto erano lucenti mentre mi guardavi;ogni volta vorrò far parte ancora di te per riavere addosso il tuo profumo;ogni volta ascolterò tutto quello che parlerà di noi;ogni volta piangerò ripensando alla felicità di un tempo…Ogni volta mi volterò indietro nonostante le pugnalate;ogni volta cercherò mille amori consapevole che nessuno mai sarà come te;ogni volta dirò di non amarti più ma mai nessuno al mondo saprà che sto mentendo. Fino all’ultimo sguardo,all’ultimo istante,all’ultimo giorno io vorrò avere te . . .
Stamattina al bar del Paese un signore seduto mi guarda e mi dice:
“Signorina…ma te sai cos’è l’amicizia?”……
Sto per rispondere e mi interrompe…..
“Lo vedi quel signore seduto laggiù? quello è il mio migliore amico…
siamo nati nel ’39….siamo nati e cresciuti insieme…io gli ho fatto da testimone di nozze e lui l’ha fatto a me….
abbiamo comprato la terra da lavorare insieme…e tutti i giorni venivamo in questo bar, prendevamo un bicchiere di vino bianco e leggevamo le notizie…..
lui me le leggeva perché io non so leggere e io ascoltavo…..
sempre insieme…nel ’78 abbiamo litigato….ce le siamo anche date….e da quel giorno non ci siamo più parlati….neanche un ciao…..
beh….ti dirò….dal 78, nonostante tutto, ogni giorno veniamo qui sempre alla stessa ora….ogni giorno ci vediamo….non ci salutiamo…..e ci sediamo in due tavolini differenti….entrambi prendiamo sempre un bicchiere di vino bianco…..
Tutti i giorni prende il giornale e legge le notizie ad alta voce…..la gente pensa che sia matto…..ma lo fa per me……dal ’78…..”
Pare che un certo Charles Bukowsky, abbia messo in giro la voce che “Un uomo che ha bisogno di un mucchio di donne non ne possiede nessuna degna di questo nome”. Bah, mi verrebbe da dire, e non per fare la femminista di turno, sia chiaro, ma credo che questa pericolosa affermazione possa confondere un po’ gli animi delle donzelle. Stasera, quindi, mi dedicherò a una piccola digressione su una delle peggiori categorie di uomo esistenti. Il maschio “secco indifferenziato” (da me così battezzato in onore dell’omonimo bidone, che ospita qualsivoglia materiale senza distinzioni, della serie “basta che respiri”) è per definizione un mezzo uomo che per qualche oscuro motivo si crede Dio sceso in terra. Magari madre natura, ignara del disastro che stava generando, gli ha gentilmente donato un bel visino angelico e un paio di addominali.. e il gioco è fatto. In genere ha un ego direttamente proporzionale al numero di contatti in rubrica e possiede un notevole savoir faire, acuito all’occorrenza da gusti musicali e letterari elevati e un aria da poeta maledetto che aleggia inesorabile sul capo phonato. Frequenta una media di cinque/sei donne per mese e potrebbe anche avere, tra queste, una compagna fissa…ma tranquille! “Non è una cosa seria.”
Vi conquisterà con irresistibili parole d’amore regalandovi romantici e passionali rendez vous (se avrete pazienza di attendere il vostro turno, chiaramente!)
In conclusione, mio caro Bukowsky…un uomo che ha bisogno di tante donne (oltre ad essere tragicamente insicuro, palesemente falso e a tratti passare il confine del patetico) è l’UNICO a non essere degno di portare il suo nome!
GRAZIE per essere una parte della mia vita, che sia per una ragione, una stagione o tutta la vita.
Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perchè, saprai cosa fare con quella persona.
Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
Sono persone venute per assisterti attraverso una difficoltà , per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Possono sembrare come un dono del cielo e lo sono.
Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato,il loro lavoro è finito. E’ giunto il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE, perchè è arrivato il tuo momento di condividere,crescere e imparare.
Loro ti portano un esperienza di pace o ti fanno ridere.
Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia.
Credici, è vero. Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
GRAZIE per essere una parte della mia vita, che sia per una ragione, una stagione o tutta la vita.
Se un giorno avrò un figlio, spero che lui sia un uomo libero, libero di poter essere qualunque uomo, spero che sappia godersi le stelle senza il bisogno di far sapere agli altri quante costellazioni conosce, spero che sia libero di avere le mani sporche di terra senza la paura di sembrare essere un mediocre, spero che possa cambiare strada senza l’angoscia di cadere nel vuoto, spero che riesca ad appassionarsi alla storia e alla letteratura senza il bisogno di essere il primo della classe, spero che non frequenti concorsi di bellezza solo per dimostrare a sé stesso e agli altri la sua prestanza fisica.. Vorrei che lui non avesse bisogno di un Suv per dimostrarsi potente.
Vorrei insomma per lui un mondo in cui uno può essere libero di essere senza l’incudine di questa perenne competizione in cui oggi il mondo si ostina ad essere…
Ora,seduta sulle fredde piastrelle del mio balcone e con le lacrime agli occhi contemplo la bellissima alba e poi penso a quanto sarebbe bello se ora tu fossi qui,vicino,in silenzio. Vengono giorni che piango in un angolo,mi sento maledettamente sola,vorrei qualcuno che mi abbracciasse con sincerità;alla fine mi rendo conto che quel vuoto che porto nella mia anima non può essere colmato da tutti,neanche da pochi:solo da te! Ora penso e comprendo che alla fine siamo troppo lontani in tutto. Percorriamo strade diverse, viviamo in due luoghi diversi con altrettanti tenori di vita,persone che ieri non c’erano e ora occupano un posto nella tua vita. Purtroppo la nostra vita si è divisa tempo fa e anche l’amore,che un tempo ci assaliva ci ha mollati.Ora che il sole è sorto,possa anche sorgere la mia anima dalle tenebre di questa vita,perché non merito tutto questo. Vado a dormire,ma sono sicura che non lo farò;parlerò di te anche ai miei sogni,parlerò di te a me,agli altri,agli estranei. Parlerò di te sempre . . .
Ci sono giorni che spaccherei tutto! Soprattutto la tua faccia! Ti griderei, con la rabbia agli occhi che sei un bastardo;ma non ci riesco!Perchè in fondo non lo penso realmente. . . Ho ricordi indelebili che,nonostante tutto, fanno ancora male,ma di un male che mozza il fiato;come un coltello che,piano piano trafigge il costato,come un veleno che,minuto per minuto consuma ogni pezzo di te. E,seduta accanto al mio dolore ogni giorno mi domando di come sto!? Come sto?Io come vivo?Come mi trovo? Chi viene a prendermi?Chi apre lo sportello?Chi segue ogni mio passo?Chi mi telefona e mi domanda adesso: come stai?Chi mi dice che sono bellissima?Chi grida il nome mio?………Peccato che di te,sono rimaste solo le iniziali nel mio cuore;e,anche se il tempo non è mai passato tra di noi,credo di non aver voglia più di ritrovarle. Ed ora,con me,anche il mio cane abbaia alla malinconia. . .