Niente succede per caso , nessun pittore mette colori a caso sulla sua tela, ecco noi siamo colori distribuiti sapientemente dal pittore , egli ci colloca Sempre al posto giusto per rendere al massimo la nostra brillantezza, a volte alcuni colori non si vedono ma ci sono e servono ad aiutare altri colori meno lucenti a essere vivi.
(Michele Cocuzzi)
raggio
Ciao Raggine e Raggini vi voglio presentare questa mia piccola raccolta di pensieri, oltre alla mia soddisfazione personale desidero condividere con voi la gioia di questo mio lavoro, perchè grazie ad alcune di voi come Cinzia, Giusi, Piera, mia moglie ed altri mi sono convinto a scriverla , ma, soprattutto voglio ringraziare tutte quelle tra voi che con le vostre personali confidenze il vostro raccontarvi mi avete dato l’ispirazione, queste non sono solo mie, ma sono anche le vostre…………………………
“PICCOLE VERITA’ NASCOSTE”.
GRAZIE DI CUORE
(Michele Cocuzzi)
Guarderai le mie rughe, e forse poi le conterai, mentre io faro’
ugualmente col tuo volto, e mentre le accarezzero’ come una
passerella d’alta moda sfileranno davanti ai miei occhi i momenti
piu’ belli della nostra vita, anche quelli piu’ difficili, ma altrettanto
belli, perche’ anche sulle difficolta’ abbiamo comunque costruito
qualcosa d’un immenso valore, amero’ le tue rughe, esse saranno
il libro della nostra storia, della nostra vita, del nostro amore.
(Michele Cocuzzi)[/caption]
HO CHIESTO UN PÒ DI TEMPO AL TEMPO, MI HA RISPOSTO NON HO TEMPO, MA IO HO INSISTITO ALMENO DAMMI QUINDICI, DIECI, CINQUE, ALMENO TRE DI MINUTI DEL TEMPO PASSATO, LI SPENDEREI UNO CON MIA MADRE ACCAREZZANDOLA E CHIEDENDOGLI PERDONO PER FARLA PIANGERE UNA VOLTA IN MENO, UNO PER BUCARE LE GOMME DELLA MACCHINA DI LUCA PER IMPEDIRGLI DI ANDARE AL MARE QUEL MALEDETTO PRIMO MAGGIO APPENA DICIOTTENNE UN PANINO UN TUFFO PER ESSERE SPIRITOSO AGLI OCCHI DELLE FANCIULLE, MARE MARE COSI BELLO COSI GRANDE COSI FREDDO TI SEI TENUTO ABBRACCIATO LUCA PIÙ DI VENTIQUATTRO ORE PRIMA DI RIDARCELO CONTINUANDO A CULLARLO UN PO’ DENTRO E UN PO’ FUORI DALL’ACQUA, L’ULTIMO MINUTO A PINUCCIO GLI SPEZZEREI TUTTE DUE LE GAMBE GIOCANDO A CALCETTO E LASCIARLO INCHIODATO ALL’OSPEDALE PER IMPEDIRGLI DI COMPRARSI QUELLA MERDA IN UN TARDI POMERIGGIO TIEPIDO DI SETTEMBRE DISTESO TRA I BANCHI DEL MERCATO RIONALE CON UNO SPAGO AL BRACCIO UN RIGOLO DI SANGUE E LA SIRINGA ANCORA TRA LE DITA. TRE MINUTI E TRE MAMME NON AVREBBERO PROSCIUGATO I LORO OCCHI CON LE LACRIME, TRE MINUTI SOLO TRE MINUTI.
(Michele Cocuzzi)