Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in un parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.”
Susanna Tamaro – Cara Mathilda. Lettere a un’amica
Ombra
Persino nel momento della più grande felicità o del più grande dolore, abbiamo bisogno dell’artista.
Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive
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Quando decisi di fare della mia vita un’opera d’arte, non avevo calcolato di poter essere un’artista mediocre.
Anna Pianura de Campos
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L’artista è un’eccezione: il suo ozio è un lavoro, e il suo lavoro un riposo: è sia elegante che trascurato; indossa, per scelta, la blusa da contadino e impone il frac indossato dall’uomo alla moda; non subisce le leggi: le detta.
Honoré de Balzac, Trattato della vita elegante
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Il senso etico me lo porto dietro, credo che un artista moderno debba occuparsi dei problemi della società, un musicista deve aprire il cuore per renderci migliori.
Hans Werner Henze
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Il tocco supremo dell’artista – sapere quando fermarsi.
Arthur Conan Doyle, Il ritorno di Sherlock Holmes
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Un grande artista è come un fico le cui radici si protendano sottoterra per una trentina di metri alla ricerca di fogliuzze di tè, cenere e vecchi stivali. L’arte prodotta appositamente per la Comunità non potrà mai possedere la qualità intima dell’arte, che è frutto della solitudine dell’artista.
Cyril Connolly, La tomba inquieta
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L’artista è bugiardo, ma l’arte è verità!
François Mauriac
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Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
Hermann Hesse
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L’artista è un creatore di cose bellissime.
Oscar Wilde
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Mio padre era uno scrittore, ti sarebbe piaciuto. Diceva sempre che gli artisti usano le bugie per dire la verità, mentre i politici le usano per coprire la verità.
V per Vendetta
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Nel caso dell’artista come in quello dell’artigiano, si vede in modo chiarissimo che l’uomo meno di tutto riesce a possedere ciò che gli appartiene più strettamente. Le sue opere lo lasciano, come gli uccelli il nido in cui furono covati.
Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive
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Gli artisti hanno il diritto di essere modesti e il dovere di essere vanitosi.
Karl Kraus, Detti e contraddetti
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Un artista è come un buon soldato: deve essere sempre pronto a sacrificarsi per servire l’arte e il teatro.
Magda Olivero
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Decise di fare della propria vita un’opera d’arte, ma si dimostrò pessimo artista…
Giovanni Soriano, Maldetti
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Un artista, nel suo intimo, è sempre un avventuriero.
Thomas Mann
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… perch’io, che nella notte abito solo,
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
bianca nella mia mente – apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
che mi bagna la mente…
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Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era così schietta)
conservino l’eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
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Non più il catrame odora
di remoti velieri
dietro San Giorgio: un gorgo
d’altri e più acri aromi
pullula, Sottoripa,
nei tuoi fondachi bui.
Ma è festa ai marinai
d’oggi come fu ieri
un tanfo di bolliture
rancide, d’olii di semi,
o all’osterie nel fresco
morto d’acque portuali
carnali risa di donne
frequentate dai mori.
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Sei donna di marine,
donna che apre riviere.
L’aria delle mattine
bianche è la tua ariadi sale e sono vele
al vento, sono bandiere
spiegate a bordo l’ampie
vesti tue così chiare.
Quando una persona riesce a determinare i tuoi stati d’animo con la sua sola espressione, allora vuol dire che detiene il POTERE assoluto nella vostra relzione.
Che sia una storia d’amore, o un rapporto d’amicizia, un potere così sbilancia gli equilibri naturali dei due soggetti coinvolti e fa si che l’uno diventi succube dell’altro.
Certo l’equilibrio perfetto ti può sembrare un’utopia, una meta che anche quando viene raggiunta risulta instabile e precaria, ma non sarà mai pericoloso e ingiusto, quanto lasciare il controllo della propria vita nelle mani di un altra persona, per quanto sia grande il sentimento che provi per lei.
ANTON VANLIGT, Mai Troppo Folle
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Questa è la vera natura della vita: nessuno in questo mondo prova solo piacere e mai dolore, nessuno conosce solo guadagno e mai perdita. Aprendoci a questa verità, noi scopriamo che non c’è bisogno di trattenere o allontanare. Invece di provare a controllare ciò che non può essere controllato, possiamo cercare la sicurezza nella capacità di venire in contatto con ciò che accade realmente. Così si tiene conto del mistero delle cose: non giudicare, ma piuttosto coltivare un equilibrio mentale che possa accogliere ciò che viene, qualunque cosa sia. Tale accettazione è la fonte della nostra sicurezza e fiducia. …
Se teniamo conto del mistero possiamo scoprire che, proprio nel cuore di un periodo difficile o di una situazione dolorosa, c’è libertà. In questi momenti, nei quali comprendiamo quanto siamo incapaci a controllare, possiamo imparare a lasciare andare.
Cominciando a capire tutto ciò, possiamo dalla lotta per controllare gli accadimenti della vita al semplice desiderio di relazione con essi, e questo è davvero un cambiamento radicale nel nostro modo di vedere il mondo. …
Quando cominciamo a desiderare di sperimentare ogni cosa, la fiducia e la sicurezza che un tempo abbiamo cercato negando il cambiamento, possiamo trovarle abbracciandolo. Impariamo a metterci pienamente in rapporto con la vita, inclusa l’insicurezza.
Sharon Salzberg – L’arte rivoluzionaria della gioia
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Rischia. Cambia e migliora ogni giorno.
Dai il meglio di te e non voltarti indietro.
Considera le novità e i cambiamenti come nuove opportunità.
Prova cose nuove. Considera varie opzioni.
Conosci sempre nuova gente. Fai un sacco di domande.
Abbi sempre il controllo della tua salute psicofisica. Sii ottimista.
Brenda Barnaby
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La rabbia è una follia momentanea, quindi controlla questa passione o essa controllerà te
Omero
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Il segreto del successo sta nell’imparare ad usare il dolore e il piacere invece di lasciare che il dolore e il piacere usino te. Se non lo fai tu, sarà la vita a controllarti.
Anthony Robbins
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Ci piacerebbe credere che teniamo sotto controllo gli avvenimenti della nostra vita. Spesso ci prendiamo in giro da soli pensando di essere veramente noi a comandare; ogni tanto però accade qualcosa che ci ricorda che il mondo segue le sue regole, non le nostre e che siamo qui solo di passaggio.
Token
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C’è sempre un principe su un bianco destriero
che corre a salvare il suo amico prigioniero.
C’è sempre una strega brutta e malvagia
con i capelli simili a serpi
ed occhi rossi come di bragia.
C’è sempre un orco così grande e grosso
che quando sbadiglia fa
fa un parapiglia
Rossana Guarnieri, Fiabe e Filastrocche
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Le favole dove stanno?
Ce n’è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta lì dentro,
da tanto tempo e non parla:
è una bella addormentata
e bisogna risvegliarla.
Ma se un principe, o un poeta
a baciarla non verrà,
un bimbo la sua favola
invano aspetterà.
Gianni Rodari
***
Mastro Geppetto
abete pioppo larice pino,
sega raspa pialla martello
vra vra vra
visc visc visc
tic tac toc
tic tac toc
tic
piedi stinchi tronco braccia
mani collo bocca orecchie
occhio occhio
(mastro Geppetto stanco)
Pinocchio.
Roberto Piumini
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Signori e signore
venite a visitare
lo zoo delle favole
con le bestie rare.
Ammirate in questa gabbia
il gatto con gli stivali
mentre con crema e spazzola
si lucida i gambali.
Al grillo parlante
qui rivolgete l’occhio:
è zoppo per colpa di Pinocchio.
Il pesciolino d’oro
nuota in questo laghetto:
la zuppa di pepite
è il suo piatto prediletto.
Il coniglio di Alice
abita qui vicino:
ha un orologio svizzero
in ogni taschino.
Vedete da questa parte
il corvo poco saggio
che apre il becco a cantare
e perde il suo formaggio:
non ha ancora imparato
l’antica lezione:
ci costa ogni mattina
tre etti di provolone.
Gianni Rodari
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Un ragazzino di nome Hansel
insieme a Gretel, la sua sorellina,
sente per caso che la matrigna
dice a suo padre, una sera, in cucina:
“Non c’è più un soldo e per i tuoi figli
non c’è che un tozzo di pane a testa.
Per non vederli morire di fame
abbandoniamoli nella foresta…”.
Il giorno dopo, padre e matrigna
vanno nel bosco coi due figlioli,
poi s’allontanano senza dir nulla
e i due bambini rimangono soli.
Ma i sassolini, fatti cadere
dal furbo Hansel lungo il cammino,
fanno tornare ben presto a casa
col chiar di luna, bimba e bambino.
Passano i giorni, la fame resta,
e son di nuovo là abbandonati,
non trovan più del pane i pezzetti,
già gli uccellini li hanno mangiati!
Gretel singhiozza:”Ho tanta paura!”
Hansel le dice:”Con me sei al sicuro”,
le dà la mano e camminano a lungo…
intanto il bosco è sempre più scuro!
A un tratto Hansel, che scruta nel buio,
grida:”Laggiù c’è una luce!E’ vicina!”.
I bimbi corrono tutti felici
e così arrivano ad una casina.
Che strana casa di zucchero e panna,
di cioccolato, biscotti e canditi!
I bimbi assaggiano…hanno una fame!
E chi resiste a quei dolci squisiti?
Tutto ad un tratto la porta si apre
e una vecchina li invita ad entrare…
però è una strega che mangia i bambini!
Hansel e Gretel si fanno acchiappare!
Lei chiude Hansel dentro a una gabbia,
poi dice a Gretel:”Tu invece mi aiuti!
Accendi il forno che voglio arrostire
quel ragazzino tra dieci minuti”.
Povera Gretel, non sa cosa fare!
Poi ha un’idea e, con aria innocente,
dice alla vecchia:”Non sono capace
di controllare se il forno è bollente!”.
La strega infila la testa nel forno,
ma Gretel, pronta accanto al portello,
la spinge dentro con tutte le forze
e chiude il forno con il chiavistello!
Poi, finalmente, spalanca la gabbia
e abbraccia stretto il suo fratellino.
Intorno a loro c’è un vero tesoro:
” Possiamo prenderne almeno un pochino!”.
E così i bimbi, con oro e gioielli,
tornano a casa dal loro papà.
Lui li credeva perduti per sempre
e adesso piange di felicità!
Gianni Rodari
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Gli uomini sanno che se sposano una donna che non è soddisfatta di sè diventeranno i destinatari del suo sentimento e della sua disillusione.
sarà “tutta colpa tua” se lei non è felice.
Ecco perchè gli uomini si sentono istintivamente attratti da una donna che è felice con loro…..e senza di loro.
Ecco perchè gli uomini sposano le stronze: un uomo si preoccuma meno di perdere la sua libertà con una donna che non ha bisogno di lui per essere felice.
Sherry Argov, Magnifica2.0 – perchè gli uomini lasciano le brave ragazze
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Un uomo può contare solo sul vostro carattere e sulla determinazione con cui fate valere i vostri principi. Sa che la donna sbagliata può rovinarlo emotivamente ed economicamente. Quando una stronza difende ciò in cui crede in modo corretto e onesto lo aiuta a portare a galla tutte le sue emozioni. Il loro rapporto diventa vero. In lei ci sono genuinità e autenticità. Se sa dirgli: “sono disposta a rischiare tutto e a rinunciare a comodità e sicurezza pur di ottenere quello che voglio davvero, lui scopre di aver bisogno di quella donna. Di non poter esistere senza. E a quel punto lei diventa “quella giusta”.
Sherry Argov, Magnifica2.0 – perchè gli uomini lasciano le brave ragazze
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Nessuna cosa vivente deve essere uccisa, non il più piccolo animale o insetto, perché ogni vita è sacra.
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È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
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Per vedere ciò che pochi hanno visto dovete andare dove pochi sono andati.
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Pochi sono fra gli uomini quegli esseri che toccano l’altra sponda: tutta questa altra gente, invece, corre su e giù per la spiaggia
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Non date fede ai vecchi manoscritti, non credete una cosa perché il vostro popolo ci crede o perché ve l’hanno fatto credere dalla vostra infanzia. Ad ogni cosa applicate la vostra ragione; quando l’avrete analizzata, se pensate che sia buona per tutti e per ciascuno, allora credetela, vivetela, e aiutate il vostro prossimo a viverla a sua volta.
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È più importante impedire a un animale di soffrire, piuttosto che restare seduti a contemplare i mali dell’Universo pregando in compagnia dei sacerdoti.
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Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza.
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Tutto ciò che esiste dapprima esiste nella nostra mente. Noi diventiamo ciò che pensiamo, e la nostra mente è il mondo.
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Un’unica cosa insegno: la sofferenza e la distruzione della sofferenza.
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Non sarete puniti per la vostra rabbia, ma dalla vostra rabbia!
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L’uomo deve salvare se stesso con i propri sforzi, nessuno può fare per lui quel ch’egli deve fare per se stesso.
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Perché infliggere sofferenza agli altri, quando noi stessi cerchiamo di sfuggirla
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Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
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Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
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Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
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Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza.
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I fontanieri incanalano l’acqua, gli armaioli piegano i dardi, i falegnami piegano il legno, i saggi piegano se stessi.
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Io non cerco nessuna ricompensa, nemmeno di rinascere in cielo, ma cerco il bene degli uomini: cerco di ricondurre coloro che si sono persi e d’illuminare coloro che vivono nelle tenebre.
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Vinci pure mille volte mille uomini in battaglia: solo chi vince se stesso è il guerriero più grande.
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Non c’è niente di costante, tranne il cambiamento.
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Impermanenti, soggette a cambiamento sono le cose composte. Esercitatevi con sollecitudine per la vostra salvezza.
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Per colui il cui pensiero è instabile, che non conosce la Buona Legge, la cui calma mentale è turbata, per costui la conoscenza non è completa. Per colui il cui pensiero non divaga, la cui mente non è trascinata, che ha abbandonato bene e male, per colui che è vigilante, per costui non esiste la paura.
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Coloro che controllano il pensiero, che viaggia lontano, che cammina solo, incorporeo, che alloggia nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli dell’illusione.
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Abbandona le cose passate, abbandona le cose avvenire, abbandona ciò che sta in mezzo, quando tendi verso l’altra sponda dell’essere. Se la tua mente è libera in ogni senso, non ritornerai più nel ciclo di nascita e vecchiaia.
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Recidi l’amore verso te stesso, come un loto di autunno, con la mano! Volgiti alla via della calma interiore!
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Lunga è la notte per l’insonne, lungo è il cammino per il viaggiatore stanco, lungo il vagare attraverso molte vite per l’inconsapevole che non ha ancora trovato la via dell’Illuminazione.
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Cent’anni di rituali, migliaia di sacrifici non valgono l’onorare anche solo per un attimo colui che conosce se stesso.
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Questo è il cammino ariano ad otto vie: giusta visione, giusto scopo, giusto eloquio, giusta azione, giusta vita, giusto sforzo, giusta attenzione, giusta contemplazione.
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Esiste, o monaci, un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato. Se non ci fosse questo non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, non si potrebbe scorgere via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato. Ma poiché, invece, c’è un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, si scorge una via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato.
Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
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Voi siete gli artefici della vostra condizione, passata, presente e futura. La felicità o la sofferenza, dipendono dalla mente, dalla vostra interpretazione, non dipendono dagli altri, da cause esteriori o da esseri superiori. Ogni problema e ogni soddisfazione è creato da voi, dalla vostra mente.
***
Tu non verrai punito per la tua rabbia, tu verrai punito dalla tua rabbia
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Vinci pure mille volte mille uomini in battaglia: solo chi vince se stesso è il guerriero più grande.
***
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
***
In ciò che è visto ci sia solo ciò che è visto, in ciò che è udito ci sia solo ciò che è udito, in ciò che è percepito ci sia solo ciò che è percepito, in ciò che è conosciuto ci sia solo ciò che è conosciuto.
***
Non c’è niente di costante, tranne il cambiamento.
***
Non c’è fuoco ch’eguagli la passione, o squalo l’odio, né trappola la follia, o torrente l’avidità.
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Abbandona le cose passate, abbandona le cose avvenire, abbandona ciò che sta in mezzo, quando tendi verso l’altra sponda dell’essere. Se la tua mente è libera in ogni senso, non ritornerai più nel ciclo di nascita e vecchiaia.
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Tutto proviene dal nulla e da questa comunanza di origine deriva il dovere di fratellanza e di pietà verso tutte le creature.
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Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
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Cent’anni di rituali, migliaia di sacrifici non valgono l’onorare anche solo per un attimo colui che conosce se stesso.
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Meno avete, e meno dovete preoccuparvi.
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Chi è in grado di andare al di là di questo mondo e del mondo della morte con tutti i suoi dei?
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Voi siete gli artefici della vostra condizione, passata, presente e futura. La felicità o la sofferenza, dipendono dalla mente, dalla vostra interpretazione, non dipendono dagli altri, da cause esteriori o da esseri superiori. Ogni problema e ogni soddisfazione è creato da voi, dalla vostra mente.
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Tutti gli elementi dell’esistenza sono impermanenti. Tutti gli elementi dell’esistenza sono dolorosi. Tutti gli elementi dell’esistenza sono privi di essenza.
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L’attenzione conduce all’immortalità, la disattenzione alla morte; gli attenti non muoiono mai, i disattenti sono come morti.
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Se volete ottenere l’illuminazione, non dovete studiare innumerevoli insegnamenti. Approfonditene solo uno. Quale? La grande compassione. Chiunque abbia grande compassione, possiede tutte le qualità del Buddha nel palmo della propria mano.
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Non indugiare sul passato; non sognare il futuro, concentra la mente sul momento presente
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La morte sarà bellissima, se sai comunicare con la morte. È un dissolversi, cadi di nuovo nella fonte dell’essere per rilassarti e per rinnovarti. Significa, svanire nella fonte dell’esistenza e puoi rinascere un’altra volta, finché diventi un risvegliato
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