Sono salito in cima a una montagna
Lo scalata per tanto tempo
Ho urlato il tuo nome …
L’eco ha deciso finalmente di raggiungerti,
Di parlare al tuo cuore,
Di sfiorare le tue emozioni …
E allora eccoti,
Ancora più bella di quando ti baciavo nei sogni,
Così perfetta e indifesa,
Ho già attrezzato uno scudo,
Per difenderti dalla lama dei pregiudizi.
Ora posso essere fiero, i miei passi sono più decisi,
Non sono più un nano in mezzo a giganti,
Anzi, sono più forte e più alto di loro,
Non ho più paura di uscire dal buio,
Ma ora mi acceca una luce tremenda.
Spesso mi capita ancora di sfregarmi gli occhi,
Forse non sono una persona così sicura,
Però basta annegare nel mare dei tuoi occhi
Per rendermi immune da pensieri negativi,
E tornare a sognare, ma questa volta a occhi aperti.
Mr Jack
Ferma il tempo, congela le sue istanze,
Ti vorrei per un attimo nell’indifferenza del silenzio,
Sarebbe un attimo lungo una vita,
Un attimo per il quale varrebbe la pena di vivere.
Difficile camminare contro vento,
Impossibile poi, liberarsi dalle catene del destino.
È giusto rassegnarsi all’inevitabile,
Errato poi piangersi addosso
Sono lacrime di cristallo, preziose,
Ma ogni scheggia potrebbe ferirci l’anima,
Troppo sangue infettato da rimorsi e rimpianti,
Rischieremo poi di ammalarci il cuore.
Siamo stati bi sezionati dal tempo
Ci è stato nemico, o soltanto un tramite
Come Caronte ha traghettato le nostre anime
Aldilà della nostra finta libertà,
Verso la pace, verso la vita.
Come un ostacolo invalicabile,
come una morte inaspettata,
e proprio così mi torni in mente,
cruda la tua immagine mi graffia,
spiazzato deluso e senza respiro.
Inutile raccomandare la mente,
Il cuore ha osato nella valle dei fantasmi,
ha impugnato un’arma e colpito il pensiero,
rendendomi un naufrago dopo una tempesta d’amore,
sbarcato felice,su un’isola deserta
triste,consapevole della sua immediata e lunga solitudine.
Sarà difficile adesso saper che fare,
ma soprattutto evitare di annegare in un mare di assurda autocommiserazione..
Fermo d’innanzi a una tela
Con i pensieri distorti e ammalati,
La decisione è talmente strana
La situazione è antipatica e invitante,
La difficoltà sta nello scegliere i colori
Altrettanta confusione provoca scegliere il soggetto.
E così mi sussurra il tuo ricordo
M’invita a un ballo come due adolescenti
Mi accarezza, mi prende la mano
Cerca di suggerirmi i colori più adatti …
Ma se da qualche tempo ho smesso di disegnarti,
Se ho deciso di essere l’unico artefice del mio destino,
Ebbene l’ho fatto per rendere immune la mia mente dal tuo richiamo.
E se ti ho tolto da una tela,
Se i colori col tempo sono sbiaditi,
È perché non ho più il coraggio, né la forza
Per ricalcare i contorni del passato.
Mondi sommersi dall’incerto
Finestre chiuse, c’è un cancello semi aperto.
Situazioni volutamente inesplorate
Le nostre anime messe lì in un angolo, emarginate.
Senza respiro il tuo sorriso
Teso, come il tuo angelico viso
Struggersi d’amore per storie andate perse.
Domandarsi perché le nostre speranze sono scomparse.
Ragionando infelici col senno di poi
Se sarebbe stato futuro diverso per noi
Etichettato come imprevedibile e, non ovvio e scontato.
Immobili e arresi noi, dinanzi al fato
Accettando deluso la mia ennesima triste sconfitta.
Sarai polvere per scatoloni messi in soffitta.
Ecco il nostro mondo,
speciale, invidiabile, ma non rotondo,
diverso per convinzione, non per convenzione,
sufficientemente maturo per difendersi con attenzione
per molti surrogato del loro mondo perfetto
per chi lo vive invece, un legame interdetto
in grado di sfiorare la curiosità dei più scettici,
da scansare e poi grffiare, i pregiudizi molteplici.
Ecco il nostro mondo,
apparentemente già visto, ma segretamente profondo,
come due pianeti i nostri destini,
come i nostri corpi, attirati, attratti, vicini.
Ecco il nostro mondo,
inaspettatamente bello, in fondo
succube dell’affetto reciproco, del quale si ciba con cura,
smussando ogni angolo e lato senza paura.
Più forte del buio della ragione, intento a ferire,
sufficientemente armato, pronto a farlo schiarire.
Irrazionale, complice, strettamente non comune,
alimentato dal nostro bene, che lo rende immune.
Per molti visto come un regalo posto in una scatola aperta
il quale, non si nasconde al dato di fatto,
per noi un presente che piano stiamo scartando
con i tempi dovuti, consapevoli di non sapere cosa c’è dentro.
UN ALTRO ANNO SE NE VA’ … SEMBRA ESSER VOLATO.
MA IN REALTA’ 365 GIORNI SON PASSATI, E DÌ UN ANNO ANCOR SON INVECCHIATO
LASCIANDO GLI STRASCICHI DÌ UN ANNO COMUNQUE DA RICORDARE.
VUOI NEL BENE, VUOI NEL MALE …
EMOZIONI CONTRASTANTI CHE SI SONO SUSSEGUITE
CHE HANNO FATTO ADDOLORARE O GIOIRE TANTE VITE
O TU CARO DIO, CHE DECIDI IL DESTINO DÌ QUESTE
POSSA TU PROTEGGERCI DA FAME GUERRE E PESTE.
CON L’AUGURIO CHE QUEST’ANNO SIA MIGLIORE
AFFINCHE’ IL NUOVO ANNO PORTI SERENITA’ PACE E AMORE
SENZA GUERRE INGIUSTIZIE E NE DOLORE
A CHI QUEST’ANNO NUOVO NON POTRA’ VEDERLO, NE TOCCARLO, NE SENTIRNE L’ODORE
QUESTO MIO PENSIERO VA’ A LORO COME SE GLI PORGESSI UN FIORE .
CARO ANNO TI DICO ADDIO MA SENZA RABBIA E NE RANCORE
TU CHE DELLA NOSTRA ESISTENZA
NE HAI VIOLENTATO PENSIERO E COSCIENZA
MENTRE TU TI DISSOLVI LENTAMENTE CON L’ELEGANZA DÌ UN PAVONE
POSSA IO AUGURARE UN GRANDISSIMO ANNO NUOVO A TUTTE LE PERSONE
Siamo due anime gemelle sfortunate,
insoliti protagonisti di un film mai iniziato,
destini che si rincorrono per una vita intera senza mai acchiapparsi,
fari nel mare accesi di giorno,
due barche mai uscite dal porto,
due equilibristi in cerca dell’equilibrio camminando su un filo immaginario …
cosa siamo?
Qualunque cosa fossimo, di sicuro siamo noi …
Io e te per sempre.