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Se saprai starmi vicino,e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre
ombre si sovvrapongono,se riusciremo ad essere
“Noi”in mezzo al mondo e insieme al mondo,
piangere,ridere,vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e
non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi
sarà il primo e chi l’ultimo se il tuo corpo canterà
con il mio perchè insieme è gioia….
Allora sarà Amore
e non sarà stato vano aspettarti tanto.
(Pablo Neruda)
Non sai cosa scrivere su un biglietto di auguri per un orologio in regalo? Questa è la dedica adatta per regalare un orologio.
Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo per divertirti e per ridere.
Ti auguro tempo per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo non soltanto per trascorrerlo.
Ti auguro tempo perché te ne resti,
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Poesia indiana
Dedica per regalare un orologio a Natale o per il Compleanno.
Regalare un orologio a una donna o ad un uomo è un gesto di grande eleganza e prestigio, corredarlo con un augurio sentito e dolce trasforma il dono di un orologio in un gesto profondo e davvero apprezzato.
1 – Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 – Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 – Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 – Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 – Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
6 – Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 – Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 – Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 – Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10 – Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11 – Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12 – Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13 – Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
— Gabriel García Márquez
dal libro “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel García Márquez
E crescendo impari che la felicità non e’ quella delle grandi cose.
Non e’ quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non e’ quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non e’ quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…
la felicità non e’ quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo, impari che la felicità e’ fatta di cose piccole ma preziose….
…e impari che il profumo del caffe’ al mattino e’ un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità e’ fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore e’ fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e’ una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’e’ felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’e’ qualcosa di amaramente felice anche nella malininconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’e’ nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
“La fame dell’altro“: due persone che si desiderano sessualmente hanno fame l’una dell’altra, fame dei loro corpi. E, facendo all’amore, si saziano. Poi si dimenticano abbandonandosi al sonno. Le persone innamorate invece hanno ma una duplice fame. Fame dei loro corpi e fame della loro anima. Fanno all’amore, godono dei loro corpi ma vogliono anche fondere le proprie vite, le proprie esperienze, il proprio passato.
E la loro fame non si sazia. Risvegliati dal sonno si desiderano nuovamente, lontani si cercano. Il sesso, placato il desiderio, cerca il distacco, l’amore la vicinanza. L’unico vero profondo regalo che potete fare a due innamorati è farli stare sempre insieme, perché possano cercarsi e ritrovarsi, e godersi infinite volte. Il sesso è un bacio isolato, l’amore una danza vorticosa, una giostra che li trascina…
Fusione: quando due persone sono innamorate, ciascuno vuol farsi conoscere non solo per come è ora, ma anche come era, quali erano le sue potenzialità. Vuol far vedere all’amato il mondo come l’ha visto da piccolo, poi da adolescente, poi da adulto e i sogni che ha per il futuro. E, l’altro a sua volta, vuol farlo partecipare della propria visione del mondo. Entrambi nell’innamoramento ricostruiscono la propria identità personale interiorizzando l’altro con la sua visione del mondo e la sua sensibilità. La fusione raddoppia perciò l’esperienza, raddoppia la capacità di comprensione. È quindi sempre un arricchimento del singolo individuo mentre crea le premesse per quel tipo di comprensione profonda su cui può nascere un nuovo “noi“, che può dare inizio, a sua volta, ad un “nuovo capitolo” da scrivere insieme…
Nostalgia: anche l’amore nato dall’attrazione sessuale più forte, alimentato dal sesso più libero, sfrenato, gioioso, quando i due amanti sono lontani, diventa nostalgia, straziante bisogno dell’altro. È come una droga, non si può fare a meno di pensare a lui, di scrivergli, di telefonargli…i giorni sembrano anni, i minuti mesi. Ma quello che manca non è il sesso, la beatitudine sessuale, perché lo strazio è tale che non puoi riviverla. Ciò che in fondo manca è l’ amato nella sua interezza, come persona, come Essere. Basterebbe averlo vicino, parlargli, sfiorargli una mano, stringerla. Certo che l’amore ha bisogno del sesso e si esprime nel sesso, ma solo perché il sesso è il modo più intenso per partecipare all’Essere dell’altro, di fonderci con lui, di gioire con lui.