Il getto sbocciato in mille fiori, che ci accende dei suoi colori,
in pioggia fulgente di lacrime scende.
Così la tua anima incendiata dal lampo ardente della passione, si lancia e si precipita impavida verso grandi cieli incanti, ma poi ricade, e morendo s’effonde in un fiotto di triste languore, che per un invisibile pendio, scende fino infondo al mio cuore.
Come due angeli, sotto il martellare di un implacabile destino, nell’azzurro cristallo del mattino, seguiamo il miraggio lontano.
Cullati così mollemente, sull’ala di un turbine d’intelligente segreto, in un delirio parallelo, nuotiamo affiancati, per fuggire senza bisogno di riposarci, nel paradiso dei nostri sogni.
Sperando di non svegliarci…disperatamente soli.
Autore
Grazia cormaci
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