elison
Capito che non cè più nulla da capire, se non quello che avevo già capito a suo tempo, me ne torno a casa.
Con il cuore a pezzi e l’ orgoglio ferito faccio un passo dopo l’altro sempre piu lontano.
Questa volta vado via, senza nemmeno voltarmi, senza nemmeno guardarti negli occhi, senza nemmeno provare… non cè più nulla da salvare.
Sono stanca di accontentarmi, senza fatti concreti le parole valgono meno di niente, perché i nostri sogni si sono sgretolati come castelli di sabbia molto tempo fa.
Nel nostro rapporto da tempo combattevo solo io, una battaglia che da soli non si vince.
È arrivato il momento per me, di smettere si sperare per smettere di soffrire, perché alcune volte la decisione di chiudere un rapporto per quanto faccia male, anche se è l’ultima cosa che vorresti fare, devi dire quell’addio dentro di te… l’ ho devi fare! Perchè restare lì è come morire dentro lentamente.
Adesso, mi serve solo molto coraggio per andare avanti e per provare a essere felice.
Elisa M.
Elisa M.
Ma cosa spinge l’uomo a questa incessante ricerca della propria metà?
Ricordo,come fosse oggi il sorriso sulle labbra di mio nonno quando mi poneva questa domanda, i miei occhi si accendevano ,sapevo che sarebbe cominciata una delle mie storie preferite….
L’ uomo è alla ricerca costante di un obbiettivo: il raggiungimento della felicità della serenità e della completezza in amore. Un viaggio diretto dunque, verso ciò che viene definita l’anima gemella.
Platone nel simposio narra di tre generi : la donna che discende dalla terra, l’uomo dal sole e l’androgino dalla luna.
Gli androgini erano individui particolari composti da uomo e donna uniti in un unico corpo, pertanto esseri perfetti. Avevano una forma rotonda, quattro gambe e quattro braccia e due teste.
Finchè accanto avevano la propria metà, la vita degli androdini trascorreva in tutta serenità, essi non avevano bisogno di altro se non di quell’amore che solo la loro metà era in grado di dargli .
Ma… la loro felicità non era destinata a durare in eterno.
Zeus e gli altri Dei,sopraffatti dall’invidia del loro benessere e della loro perfezione , decisero di dividerli in due parti distinte, per sempre.
Le due parti ormai divise,cominciarono a cercarsi ininterrottamente per colmare quel vuoto,con la speranza di potersi ricongiungere a quell’antica perfezione.
Sin dai tempi lontani ,ognuno di noi compie quell’incessante viaggio verso ciò che prende il nome di amore ,ovvero quella metà perfetta che ci rende completi che in origine ci è stata tolta ingiustamente. Per ciascuna persona ne esiste dunque un’altra che le è complementare.
Mio nonno mi spiegava che quando una metà incontra l’altra, si prova una straordinaria emozione,un’intesa perfetta, una sensazione di benessere assoluto,una felicità ineguagliabile, un amore puro ,non si può più vivere senza la propria metà, nemmeno un istante. Queste persone vivono fianco a fianco tutta la vita e si appartengono gli uni agli altri.
È’ per questo nonna che quando il nonno è diventato un angelo hai smesso di vivere?
Elisa M.
Ci sono momenti dove nella vita ti senti sconfitto.
Le persone ti scivolano dalle mani come granelli di sabbia, ti sembra di lottare contro il mondo una battaglia che puoi solo perdere.
Ma quando tutti si aspettano di vederti crollare… è proprio in quel momento che devi prendere la consapevolezza di CHI SEI e di CHE COSA SEI IN GRADO DI FARE.
Non aspettarti mai nulla in cambio , ma sii pronto a tutto!
Elisa M.
Vorrei prendermi cura di te.
Vorrei asciugare le tue lacrime.
Vorrei proteggerti dalle avversità.
Vorrei sostenerti quando cadrai.
Vorrei non farti mai provare il dolore.
Vorrei darti coraggio quando ti sentirai smarrito.
Vorrei starti vicino per non farti mai sentire la solitudine.
Vorrei renderti felice.
Vorrei che tutti i tuoi sogni si avverrassero.
Vorrei tenerti fra le mie braccia per farti sentire al sicuro.
Vorrei prenderti per mano e camminarti accanto.
Ma soprattutto vorrei invecchiare al tuo fianco… se me lo permetterai.
Elisa M.
Raramente il cuore segue il cervello,
raramente la ragione prende il sopravvento al sentimento.
Ma il cuore spesso non fa vedere la fine di un amore se non sei pronto a vederlo.
Ti accontenti di pochi istanti di felicità,pur sapendo di dover affrontare ore di illusione.
Ma… ad un certo punto la ferita presente nel cuore sanguina ininterrottamente,il dolore prende il sopravvento.
La ragione comincia a sussurrare al cuore che le bugie trasformate in verità,sono solo dannose per il tuo equilibrio interiore e l’accontentarsi di quei pochi attimi di poesia sono solo il preludio di una lunga sofferenza.
In quel momento la consapevolezza ti invade:
Ognuno di noi ha il proprio modo di amare l’altra persona, ma se quel modo non è il tuo, se non ti rende nè felice nè sereno, non accontentarti di un amore vissuto a metà….
Elisa M.