*Young woman*
Come sei bella,
perché segui l’istinto più della ragione…perché sai perdonare ogni mia distrazione…perché sei naturale anche se stai tra la gente non ti lasci confondere dalle apparenze, anche quando la vita ti rende insicura, anche quando nel cuore c’è un po’ di paura, anche quando ti perdi nella tua incertezza nella dolce amarezza vedi come sei bella come sei bella…
“Per me” dice Valentine, “nelle incoerenze dell’amore trattate da Moliere, amare ciò che non conviene è la molla più sovente utilizzata, perché contiene un impatto drammatico eterno e pone la dolorosa questione della difficoltà di amare.
Amare ciò che non conviene, sorgente di errori e di conflitti, spinge i personaggi alla scelta cruciale dell’amore: la scelta tra l’amore tout court e l’amore di sé. […]
Moliere solleva ante litteram uno dei problemi fondamentali delle coppie moderne: l’indipendenza della donna.
Ciascuno dei due eroi muove ed anima il suo universo, li confrontano ad armi uguali e questi universi sono irriducibili l’un l’altro.
E questa passione irragionevole che Alceste (il protagonista de “Il Misantropo, n.d.r.) combatte, questa passione è a volte profondamente toccante.
Quando per esempio Alceste, il puro, l’intransigente, il nemico fanatico della menzogna, supplica Celimene (la donna di cui Alceste è innamorato, n.d.r.) di mentirgli.
Atto quarto, scena terza: “Sforzatevi di apparire fedele ed io mi sforzerò di credervi tale”.
Nel quinto atto egli spera ancora di cambiarla ma è una chimera, non si può cambiare un essere e non si ha il diritto di esigere questo cambiamento.
Attraverso delle scuse imbarazzate, nel linguaggio prezioso del XVII secolo, ciò che Celimene vuol far comprendere ad Alceste, ciò che lei vuole dirgli è: “Se mi ami, accetta me come sono perché io non cambierò. Tu accetta me come sono ed io accetterò te come sei”.
Alceste è intransigente, egoista, possessivo. Celimene è leggera, irresponsabile, infedele. Ma se accettassero i loro difetti, se riuscissero a sorridere delle loro differenze sarebbe la vittoria dell’amore sull’amor proprio. Solo che questi sacrifici non sono degni che di un grande amore.
E come si riconosce un grande amore?
Il giorno in cui ci si accorge che l’unico essere al mondo che può consolarvi è quello che vi ha fatto del male, allora si sa che si è una coppia.
“Il Misantropo”: commedia o tragedia?
Monsieur (il fratello del re Luigi XIV, n.d.r.) diceva uscendo da una rappresentazione: “Quando si smette di ridere, bisognerebbe piangere!” ed è vero: assistere al fallimento di un grande amore è terribilmente triste, immaginare i due eroi ricacciati nel deserto della loro solitudine è una desolazione.
Io credo sia questo il messaggio di Moliere giunto a noi attraverso il tempo.
E’ a voi, se permettete, che questo discorso è diretto: c’è qualcuno tra voi che ama abbastanza l’essere che dice di amare da preferire la sua felicità alla propria? Da lasciarlo vivere al suo ritmo, piangere delle sue delusioni, ridere delle sue gioie?
E terminerei con queste parole di Alfred De Musset:
“Tutti gli uomini sono bugiardi, incostanti, falsi, chiacchieroni, ipocriti, orgogliosi e vili, vigliacchi e sensuali. Tutte le donne sono perfide, vanitose, artificiose, curiose, depravate. Ma se c’è al mondo una cosa santa e sublime è l’unione di questi due esseri così imperfetti e vuoti.”
“Non Si Scherza Con L’Amore”, scena seconda, atto quinto.”
Dicono che c’è un motivo per ogni rapporto umano, che dietro ad un incontro, un’amicizia, ci sia sempre un perché. Che il destino mette sul tuo cammino determinate persone, e questo non è mai per caso, ma c’è un filo conduttore che lega la tua vita alle loro. E se ci pensi forse è vero, perché non tutte le persone che incontri lasciano un segno nella tua anima, non tutte faranno parte di quel bagaglio personale che ti porterai dietro la vita, perché non tutte sapranno colpirti il cuore lasciando un segno che non riuscirai mai a cancellare.
Abbi cura di te, ogni volta,crescendo,avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste,ricordati che la rivoluzione da fare è quella dentro se stessi,la prima e la più importante…Ogni volta che ti sentirai smarrita…confusa…pensa agli alberi , ricordati del modo di crescere.Ricordati che un albero con molte chiome e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento,mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.Radici e chioma devono crescere in Uguale misura,devi stare nelle cose e starci sopra…solo così potrai offrire ombra e riparo,solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccare una a caso,ma siediti e aspetta …Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuto al mondo,senza farti distrarre da nulla ,aspetta e aspetta ancora.Stai ferma…in silenzio e ascolta il tuo cuore.Quando poi ti parla ,alzati e và dove lui ti porta.
Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
La perdono, e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
E a evitare di far discorsi troppo saggi;
Se sai sognare – ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare – ma dei pensieri sa non farne il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
– Trionfo e Disastro – quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto
Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio
E te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,
E se perdi, sai ricominciare
Senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini
Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
A tener duro, quando in te nient’altro
Esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re,
O intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
Pur tutti contando per te, ma troppo mai
nessuno;
Se riesci ad occupare il tempo inesorabile
Dando valore a ogni istante della vita,
Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!