Eleonora
Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci,
non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso, e basta.
Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai.
Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa,
nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac.
Senza nessuna ragione, si rompe d’improvviso e tu rimani lì,
senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l’hai più addosso,
ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell’altro sei tu.
Alessandro Baricco, da “Oceano Mare“
Come fu bello, e come fu grande la nostra passione.
Così grande che le cellule del mio corpo ne sono ancora imbevute,
come una spugna che conserva l’acqua marina che la nutrì.
Perché dopo, mia cara, è stata solo acqua dolce,
spesso dolciastra, e che senso ha, mi chiedo,
vivere ancora senza che nessun sale ravvivi il mio palato?
Antonio Tabucchi, da Si sta facendo sempre più tardi