So che non potrà mai essere mia, so che questa speranza che vive dentro di me serve solo ad illudere i miei giorni per andare avanti un po’, so che lei è di un’altro, anche se io la amerei di più so che devo rassegnarmi a questo destino, ma si sa, amare una persona vuol dire sapere che lei non ti amerà mai, che non potrà mai essere tua e nonostante tutto continuarla ad amare, ed io continuerò ad amarla nei silenzi, nei sorrisi spensierati, continuerò fin che questo cuore avrà un battito per emozionarsi un po’, continuerò a guardarla con gli occhi dell’amore, continuerò a darle consigli perchè il suo amore possa crescere sempre più, e quando quel giorno tanto sperato la vedrò felice saprò che una lacrima scenderà lungo il mio viso, quando quel giorno la verità si presenterà alla porta del mio cuore io continuerò ad amarla, senza la speranza di un nuovo giorno, perche’ il corpo può rinunciare all’amore, ma la mente e il cuore no.
Davide Bianco
Bisogna guardare in faccia la realtà,
quando arriviamo o ci sentiamo dire una frase cosi vera sembra che i nostri sogni siano arrivati al capolinea, che il nostro percorso è arrivato ad un bivio,
quando decidiamo di guardare in faccia la realtà e come se ci crollasse il mondo addosso, come se tutto il tempo che abbiamo dedicato alla dimensione dei nostri sogni svanisse in un attimo.
Bisogna guardare in faccia la realtà,
si, intanto la speranza che mi faceva respirare si allontana
non ho più quella donna che mi ama
non ho più i sorrisi della gente con i suoi cuoricini
non ho più una canzone da poter dedicare
non ho più il desiderio ( un giorno staremo insieme per sempre)
Ma e proprio necessario guardarla in faccia questa realtà? Sembra che non abbiamo scelta.
Beh io l’ho vista, e non mi piace, e piena di rughe, gli occhi cattivi e senza sorrisi.
Quindi a questa strada che mi presenta un bivio
io prendo a sinistra, la strada dei sogni, quella fatta di sorrisi,
quella che nessuno può farti del male,
quella delle false verità
vivrò ad occhi chiusi da poter vedere i colori che i sogni hanno.
Un giorno guarderò in faccia la mia realtà
un giorno prima di morire magari
e gli dirò a questa realtà che sei stata solo un brutto sogno.
La devo smettere di privarmi di ogni gesto di affetto che mi arriva, magari me lo merito,
devo smetterla di scappare tutte le volte che una donna mi fa un sorriso
devo convincermi che le delusioni ricevute non possono pagarle chi non ha colpe,
devo capire che se ricevo la stessa frase lo stesso bacio lo stesso affetto di chi mi ha deluso non vuol dire che lei è come quell’altra,
in fondo cosa potrebbe dirmi di diverso una donna che esprime i suoi sentimenti
cosa mai potrò aspettarmi di diverso da una donna innamorata che vuole amarmi
devo capire che una frase o più comportamenti simili non siano segno di delusione ricevuta in passato, ( la stessa)
Devo solo convincermi che una donna può esprimere lo stesso identico desiderio, lo stesso amore che mi ha spezzato il cuore,
devo solo capire che le parole possono essere uguali ma i cuori no,
che posso ancora amare le stesse parole di un cuore diverso
devo solo capire che l’amore non è delusione, ma speranza
si speranza che ti sboccia nel cuore senza una ragione vera
e se dovessi sentirmi dire ti amerò per sempre, ci crederò
come quella volta che rimasi solo…..
Forse è uno dei giorni che ricordo più volentieri, quel giorno che pensavo fosse stato uno dei più tristi è diventato uno dei ricordi più belli, quei ricordi che quando ci pensi ti scappa il sorriso.
Lei lì orgogliosa come sempre, senza forze di una malattia che ogni giorno di più le portava via il sorriso, e la voglia di andare avanti;
in fondo avere 87 anni non vuol dire accettare di andartene via per uno stupido tumore, in mia nonna la voglia di vivere è sempre stata una parte del carattere da invidiare, lei che ha visto guerre, lei che ha pianto l’amore della sua vita, l’unico,
lei che ha lavorato i campi
lei che non sapeva più il significato dell’essere desiderata
lei che non riceveva un mazzo di rose rosse
lei che aveva seppellito le sue emozioni
lei di mani ruvide senza smalto sulle unghie
ma in lei c’era sempre una voglia di vivere incredibile, anche senza sorriso.
I giorni passavano ed io vedevo sempre più che non riusciva più ad essere autonoma, lei che lo era sempre stata, quel giorno entrai ed era più triste del solito, mi disse ( non sono riuscita neanche a lavarmi oggi)
La presi in braccio quaranta cinque chili di orgoglio puro, la spogliai e pian piano la lavai, le dissi ( nonna sei ancora una bella…) lei mi disse ( grazie amore, ma non farti strane idee) da quel momento in poi scoppiammo a ridere, nessuno dei due riusciva più a parlare, quanto ridere, battute a non finire, finalmente vedevo la mia nonnina sorridente con le lacrime a gli occhi,
la portai a letto la pettinai e le misi 2 gocce di profumo, la vedevo che era felice, gli occhi gli sorridevano, continuammo a ridere con battute ( se avessi avuto 50 anni in più vedevi te le dicevo) e lei rideva lì con le sue rughe piene di storia,
quel giorno doveva essere un giorno triste e imbarazzante, invece è stato uno dei giorni che ricordo più volentieri, uno dei più belli.
Dopo due giorni si addormentò per sempre
io non c’ero, non volevo esserci, volevo ricordarla con quel sorriso senza denti ma dolcissimo,
disse ai parenti, vado a trovare il mio sposo con due gocce di profumo che mi ha messo mio nipote.
Ci sono momenti tristi nella vita che possono essere ricordati con sorrisi, e due gocce di profumo.
No, io non lo so il perche non posso averti la mattina spettinata senza trucco
non lo so il perche devo privarmi di poter condividere il sonno con te
non lo so il perche non posso farmi una passeggiata con te
non so il perche non possiamo addormentarci nudi e scaldarci i corpi l’un l’altro
non so il perche non posso regalarti fiori con un bigliettino dove c’è scritto ti amo
non so il perche il nostro rapporto trova solo amore in un camera d’albergo
non so il perche devo leggere la tua anima e non poterla amare
no, io non lo so e non voglio neanche saperlo
Io so solo che l’amore non è questo coi i suoi limiti e i suoi perchè
io so solo che l’amore non ha muri insormontabili
io volevo solo essere amato con il cuore, non con la ragione
e il tuo amore aveva sempre quella risposta che uccideva la speranza
quella stessa di poterci avere ogni giorno
ecco perchè vado via, ecco perchè è difficile amarmi
ecco perche scappo dal tuo corpo
Vado via,
si vado via perche questa realtà mi sta uccidendo
voglio solo chiudere gli occhi per accarezzarti il cuore
per vederti al buio e sentirti in silenzio
senza più un perchè….
Vogliamo solo viverci una vita senza regole, quelle che Dio ci ha concesso non sono per noi, noi abbiamo una coscienza che non siamo in grado di rispettare sia la nostra che quella altrui,
noi la coscienza la perdiamo per poi ritrovarla cercando la strada del perdono, oppure la cerchiamo nelle amicizie che assecondano le nostre scelte pur di essere sollevati da ciò che stiamo facendo,
noi siamo quelli che sanno le regole ma le sopprimiamo,
quando troviamo qualcuno che ci dice cos’è giusto o sbagliato ci manda in un abisso senza ritorno, e il nostro pensiero è ( questo non sa capirmi)
quando in fondo al nostro cuore sappiamo che non c’è nulla da capire.
Noi ci nutriamo dell’amore senza curarci di rispettare la dignità di persone che non amiamo ma vogliamo bene.
Si, siamo noi;
i peccatori che Dio ha messo al mondo, quelli che sanno cos’è giusto o sbagliato e continuiamo a sbagliare pur di prenderci quel minuto d’amore che tanto ci manca.
Ogni giorno per mesi e anni l’ho guardata desiderata, amata
che bello essere innamorati,
ogni giorno il mio pensiero si posa sul quel fiore,
leggero come una farfalla ne sento i profumi.
Ogni giorno il mio amore cresce sempre più,
nelle sua presenza nelle sue assenze,
nella voglia di averla tra le braccia.
Dedico a lei le mie stupide poesie,
quelle che la ragione non è mai riuscita a scrivere.
Ogni giorno rubo i momenti alla mia vita,
perchè i miei momenti senza di lei non avrebbero vita,
senza di lei i miei momenti sarebbero come una scatola di cioccolatini vuoti, senza dolci da assaggiare,
lei bianca come la neve c’è sempre come l’aria che respiro donandomi ogni giorno i colori dell’amore.
Dio come la amo,
se solo lei lo sapesse.
Non ci sei riuscita,
andare contro tutti e tutto
prenderti la libertà d’amare
non ci sei riuscita
a farti giudicare
a sentirti gli sguardi addosso
a prenderti la felicità
a condividere il mio letto
e toccarci i piedini all’alba
non ci sei riuscita
e fermarci ogni cento metri per baciarci sotto la pioggia e il freddo
come due innamorati,
non ci sei riuscita
a non nasconderti per la paura di essere vista.
Io ero pronto ad aspettarti
a guardarti tra le braccia di chi non amavi
a guardare i tuoi sorrisi falsi
le tue occhiate verso di me pieni di desiderio
io ero pronto
a piangere da solo pensandoti lontana
io ero pronto e con me c’era anche la speranza
quella che mi diceva un giorno sarà mia.
Ma tu non ci sei riuscita
sei riuscita solo a prenderti il desiderio
il corpo sudato, i baci infiniti
e se la tua ragione a vinto
se il tuo cuore non l’hai voluto ascoltare
non dirmi ti amo
dimmi solo ti amerò
solo cosi saprò che non sei riuscita
ad amarmi per sempre.
Quanta felicità intorno a me, sembra quasi io sia l’unica persona che non riesce a trovarla, l’unica che quando pensa di averla trovata dura il tempo di un istante.
Sono quello che quando pensa di averla trovata non ne può fare ameno, la “sfrutto” ventiquattro ore al giorno, per paura che possa andar via, la cerco se non c’è, se si assenta.
Devo smetterla di essere felice, di trovare in altre persone il sorriso, la serenità, i sogni, devo smetterla di nutrirmi dell’impossibile, devo smetterla perche ci ho già provato, e il risultato finale è stata l’infelicità.
Devo riprendere a volare, a volare basso dove nessuno può vederti, di notte dove nessuno può colpirti, tra alberi e fili d’erba, e mai verso quel sole che tanto cercavi.
Devo smetterla di incolpare, di prendermela con chi per natura è abituato a deludere, devo smetterla di dare la possibilità di condividere ciò che voglio, o che vorrei.
Devo smetterla di essere una cavia e pagare i sbagli degli altri, quelli che io non conoscevo, quelli che non mi appartengono.
Devo solo trovare un minuto al giorno ed essere felice, e non importa dove siano quei sessanta secondi di felicità ;
se in un sorriso di un bambino, o in un cane per strada che ti fa le feste, in un caffè al bar, o nello sguardo sfuggente di una sconosciuta per strada, o se in una telefonata inaspettata.
Devo solo capire che la felicità è l’attimo di quei sessanta secondi, sinceri, trovati per caso,
devo solo convincermi che venti3ore e cinquantanove minuti mi servono solo per respirare, devo fermarmi e trovare quel minuto al giorno che mi toglie il respiro.