Avevo pensato che una certa ragazza fosse la mia ricompensa per tante ossa rotte e umore nero, avevo pensato che con lei non ci sarebbero stati trucchi né ansie, che finalmente mi sarei sdraiato sull’erba a respirare l’aria dell’aurora.Invece peggio. Mi sono dimostrato più efficace della vita, ho fatto di una certa ragazza un altro ostacolo su cui inciampare.
concio87
Amare è una’arte simile a quella della buona tavola: un piatto che non è fatto come si deve può placare l’appetito ma non soddisfa il gusto. C’è gente che mangia per riempirsi la pancia e questi possono vivere senza amore ma non senza compagnia. Altri morirebbero di fame piuttosto che accettare una pietanza cucinata in qualche modo. Questi ultimi saranno eterni solitari a meno che non trovino la giusta misura.
L’amore è personale, è di pertinenza di chi lo prova.E’ bello stare con colei che amiamo ma questo non significa che sente il nostro amore, significa forse che ci ama. Uno sente caldo, stanchezza, sonno. UNO! Nessuno sente il caldo, il sonno o la stanchezza di un altro. Due non saranno mai uno: sono solo storie per vendere biglietti di San Valentino. L’amore che provo ferisce me, per una certa ragazza non esiste. Voglio uccidere quest’amore perché è inutile, perché non può toccarla né far sì che la sua vita abbia nostalgia della mia.
A volte penso di non amare più una certa ragazza, che quell’amore sia morto, ma ogni notte , alle prime luci dell’alba, piccole creature voraci mi succhiano il cuore. Se lei avesse avuto tanti uomini sarebbe più facile dimenticarla, invece si ostina a essere la donna ideale, il mio amore perfetto. Dato che non c’è verso di contaminare il suo ricordo, il suo ricordo contamina me. Uno vorrebbe che le persone fossero come le si immagina, uno fa tutto per fare delle persone quello che vuole che siano. Ma il fatto è che le persone non sono rigide e non deambulano come vasetti di conserva sul nastro trasportatore di una fabbrica.
La amavo tanto e non sapevo cosa fare. Invece di darle ciò che sentivo, di colmarla di quell’amore aspro, me lo inghiottivo. Come se il mio amore non fluiva verso di lei, fermato da una sostanza densa in cui rimanevo impantanato. Allora diventavo una furia e lei non riusciva a capirlo. Non avevo smesso di amarla ma il mio amore ormai era malato e contaminato, non sopportavo la sua presenza. Quando ormai era troppo tardi il mio amore è esploso, lei non opponeva resistenza, ma appena è andato dritto verso lei mi aveva gia chiuso le porte.Ora si è allontanata e visto che non ho nessuno da odiare odio lui, visto che chi dovrei uccidere sono io,uccido l’amore.