Lo sguardo è spento, oggi hai un trucco meraviglioso, curato, i tuoi occhi più grandi, appena abbassati non vedono positivo, non intravedono il futuro. Tutti, intorno a te ti sorridono, ti ammirano, invidiano la tua personalità, i modi gentili, gli occhi ,ora serrati da lunghe ciglia a stento trattengono quella lacrima che solca un cerone dorato, si fa ocra e macchia la camicetta. Nessuno se ne accorge, domani è un altro giorno!
cignonero
cignonero
Un sogno come la poesia è un microscopio attraverso il quale osserviamo gli avvenimenti nascosti nella nostra anima.
Mi manchi, terribilmente un vuoto, dove l’amore vive e muore nei miei occhi. Il giorno non mi serve, il sole non scalda come le tue mani, le ore sono lunghe, deserte le strade, sconosciuti gli sguardi. Solo il buio ti vedeva sulla porta e le stelle illuminavano i nostri corpi, come erba del deserto, caparbia bevevo dalle tue labbra la linfa della vita. Mi manchi, rimane il ricordo che brucia e fa piangere, perché una magia non si ripete più. Vorrei che quando crollerò un angelo col tuo profilo mi stringesse al petto, per non lasciarmi più.
Non cercarmi, fammi rimanere in quest’ombra, fuori dai clamori della vita. Se ti desidero è perche ti voglio, se sei grande ti ammiro, se fai di me la tua regina, non ne sono degna, ma se ogni giorno ti cerco, questo è amore. L’ombra sparirà e libererà l’anima, vorrò le tue carezze, perche sarò sicura che il mio smarrimento e la dolce confusione è chiusa in questo cuore che ti sto donando. Stai attento a non ferirlo!!
Ho una ferita infondo al cuore, sono i pensieri che bruciano, mi parlano di te del tuo amore, della tua solitudine. Quei fiori sul tavolo, profumano di sincerità, beltà in essi ci sei tu. Ho scritto per te mille poesie, questi fiori mi regalano, la tua vera identità, i tuoi sorrisi, li hai lasciati per me, per cancellare il dolore. In ogni foglia c’è una carezza, continuerò a poetare nelle rime, nelle canzoni, in ogni frase, troverai l’anima mia ,con la sua paura, la debolezza di questa piccola donna che teme la semplicità, solo perche non l’ha conosciuta mai!!
Ora piango me stessa, ho lasciato cadere i petali di quel fiore, stava nell’ombra senza luce, senza amore, moriva dietro l’oscura incomprensione, ma lei è venuta, con la sua energia ti ha ridato la vita, l’altra quella che tu ora chiami amore. Non sono ferita, osservo come è stato facile vederti felice, nello specchio mi guardo si riflette il mio volto, ha il tuo sguardo, la tua espressione buffa, lo avvicino, lo stringo e nel tuo ricordo lo bacio! Io non ti ho, lasciato mai!!
Voglia, tenerezza, volontà di una resa a quella passione rimasta accesa dentro, nel punto più remoto del cuore. Non c’è momento o ora che non desideri farmi docilmente tua prigioniera, arrendermi al tuo amore, avvicinarmi alla tua fortezza offrendoti il trofeo rosso vermiglio. Lentamente, nel morso di labbra color melograno, il gusto ti dona il sapore dolcissimo della passione. Languidamente scivola il desiderio che ho di te, voglio sentirmi spogliare dai tuoi occhi, già prima di essere tua, l’anima mia è già vinta. Mentre aspetto l’impeto del tuo dolce si… un rosso, di fiamma sventola, come bandiera di arresa!
(Mirella Narducci)
Dimenticare……riuscirò a cancellare le sere i tramonti, tendine che svolazzano, la stanza che si stringe e ci trova uniti, pelle a pelle. Dimenticare i momenti dove la bocca gemendo in quel silenzio ti fa dono dell’anima. Dimenticare che mi hai spezzato il cuore, gettare in un fosso tutte le parole sussurrate. Come dimenticare il sogno che mi porta da te e mi riveste del tuo amore, e l’alba mi trova nuda! Come dimenticare
Le corde di una chitarra accompagnano una nenia antica, in quelle note ad occhi chiusi ti ritrovi in leggende passate, il lento respiro di lui, che intona la ninna nanna per quella bimba dagli occhi di mare, ti fa sentire emozioni familiari. Lui canta per te, voce calda per accarezzarti e risponde a domande uscite spontanee , come per magia diventano linguaggio. Anonimi pensieri danzano con la sua musica, non ho voglia di crescere, delle mie nostalgie, ne ho fatto ali di carta che animose volteggiano in brezze di venti capricciosi. Passa il tempo la tua voce tace, la chitarra è in terra, ed io fra le tue braccia.
Non fermarti alle apparenze
dillo che vuoi alleviare la tua solitudine
che hai bisogno di me, non temere
la sconfitta, devi conoscere il motivo
perché stai lottando.
Vuoi i miei sguardi, le carezze
hai fame di sorrisi, sono cibo
per la tua vita.
Prendimi come sono, amami
senza possedermi, tua senza dipendere
legami ma poi liberami
se sarà tutto questo, sarò tua.
(Mirella Narducci)