cignonero
cignonero
Un sogno come la poesia è un microscopio attraverso il quale osserviamo gli avvenimenti nascosti nella nostra anima.
Sento il profumo del caffè,
mi sveglio piano col sapore
delle tue labbra sulle mie.
Ore di sonno, ore di sogno
leggera come l’aria volteggio
inseguita dai tuoi desideri.
Sbircio nella stanza, non ci sei
sento la tua essenza, gli oggetti
mi parlano di te, li descrivo ognuno
con la mente cercando quel contatto
che mi da i brividi.
Mi vesto ho voglia di caffè, non ho
aperto ancora gli occhi e tu sei qui
che mi stringi, la mia volontà si
lacera come carta, dimentico il caffè,
L’orgasmo sale, è questo che vuoi, mi
gusti e sorseggi come un nero caffè
e finito l’amaro in un dolce bacio mi
sciogli . Buongiorno amore!
(Mirella Narducci)
Oh uccellino in gabbia che canti
per amor o sol per rabbia. Non
puoi consolare i miei tormenti,
che come te prigioniera di
ugual destino non riesco a cantare,
il mio dovere è nel silenzio soffrire.
Questa maschera che porto serve
a dar parvenza d’allegria per la
serenità di chi mi sta vicino.
Ho perso anche il nome, mi perdo
nel vuoto di una eterna notte, triste
è il tuo canto per la tua identità perduta,
saltelli nell’angusta gabbia volgendo il
pensiero a quella libertà mai conosciuta.
Così il mio sguardo, cerca ancora la fiamma
che scalda, che nutre, che rischiara.
Vivi…. nulla è perduto anche se è troppo
tardi per cambiare!!
(Mirella Narducci)
Quando sento il tuo odio
il tuo risentimento ho solo
un pensiero quello di fuggire,
allontanarmi dai tuoi sguardi.
Il tuo sarcasmo mi fa sentire
ingenuamente piccola, la
sfrontatezza del tuo dire mi fa
credere che questo sia solo un
modo per avere le mie attenzioni.
Come un fulmine d’agosto ti
scopro innamorato, maltrattata,
derisa sento infondo che mi vuoi,
con tutti i miei errori, le mie paure.
Le mie piccole difese altro non sono
che schermaglie amorose, la partita
è solo cominciata….reprimi i sentimenti
siano essi di amore o di odio, perchè
sarai tuo malgrado perduto……
(Mirella Narducci)
Ascoltami, quante parole,
quanti discorsi
io vicino a te con quella
pazienza che solo la disperazione
di un addio mi fa restare.
Donarti parole che arrivino a quel
cuore che sta gelando senza più
armonia.
Te le sussurro vicino le udrai, hanno
percorso le vie del silenzio quelle che
giungono veloci al sentimento, non si
confonderanno, apprezzale devi intuirle
perche ti dicono di me, del mio amore
che spera e prega.
Loro dolci, amorevoli colmano il vuoto,
non sono che parole, parole ma sono
loro che ti diranno: Ti amo.
(Mirella Narducci)
Leggiadro il tuo lento andare
su calme acque, scivoli silenzioso.
Fiero nella tua muta solitudine
elegante col tuo manto nero ti
confondi nella notte.
Non so se riuscirete ad amare un
cigno solitario, come io sono: libera
di pensiero, gioco coi sentimenti,
amo ed odio facilmente, come un
cigno nascondo il mio cuore sotto
piume nere e celo frasi d’amore
nella profondità dei miei laghi.
Il mio nik è cignonero, vivo sulle
ali della poesia, mio tormento e passione.
Incompresa come lui mi cullo sull’acqua
dileguandomi in un lontano orizzonte…..
Mirella Narducci (Cignonero)
Voglia di sole, di luce
chiusa nel recinto
dell’inverno, sembra
non si trovi mai l’uscita
per correre sotto il sole,
scaldare le membra,
germogliare come un fiore.
Tarda l’estate ad affondare
le sue radici nel cuore, per
farlo scoppiare in una gioiosa
primavera che annuncia giorni
di sole in cui l’anima si prepara
ad asciugarsi ai tiepidi raggi.
Solo rifugio, è il tuo sguardo che
non conosce stagioni, sempre
uguale caldo, dolce mi sussurra
con grande amore, che sono io la
sua primavera!!
(Mirella Narducci)
Nella mia stanza
da sola, accarezzo
con lo sguardo
ogni cosa e tutto
mi ricorda di te.
Qui è dove vivo le
miei gioie, dove
riposano i pensieri
dove piango le mie
pene.
Il passato non è poi
tanto lontano, i suoi
ricordi son colpi di
martello che ti lasciano
lividi, loro più non mi
appartengono perche
non sono più la donna
di ieri, lei ha cambiato
pelle vuole vivere nella
verità non più tra sogni
e chimere.
La passione e l’amore non
devono svanire in grosse
bugie, voglio che questa
stanza si riempia ancora
dei tuoi respiri!
(Mirella Narducci)
Cattivi pensieri sono entrati silenziosi
nella testa, le mie frustrazioni copiose
erodono in briciole questo mio cuore
ormai di pietra.
Mi hanno portato sul greto silente di
questo fiume, dove l’acqua fresca scorre
e si piega in un ansa senza ritorno.
Perche non viaggiare con lui, porre fine al
dolore in quel vuoto assoluto, modificare
così in un attimo il corso della vita.
Il tremore padrone del corpo si insidiava
nelle ossa spingendomi ad afferrare la
tremenda decisione.
E’ bastato un attimo e tu hai letto nei miei
occhi di ghiaccio un implorazione una richiesta
d’aiuto, le tue mani calde mi hanno strappato
da quel groviglio di demoni padroni d’ogni mia
volontà.
Guardavo le acque gorgoglianti portare via il
mio scialle rosso tra i flutti capricciosi mentre
il leggero soffio del destino mi accarezzava l’anima.
(Mirella Narducci)