Chiara
Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell’aldilà e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un’occhiata anche all’inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt’intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
«Com’è possibile?» chiese il samurai alla sua guida.
«Con tutto quel ben di Dio davanti!».
«Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all’estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca».
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
«Ma com’è possibile?», chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise: «All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino».
Paradiso e inferno sono nelle tue mani.
Oggi.
Fiaba Cinese
“Il senso di colpa è un fenomeno assurdo: non sono mai i colpevoli a soffrirne. Spesso sono le vittime a farsene carico, solo perché occorre che qualcuno se ne faccia carico.
[Amelie Nothomb]
Bisogna scacciare il senso di colpa a bastonate: è un sentimento idiota, deleterio e inutile. Non fa del bene a nessuno. E bisogna anche accettare che le persone si divertano e siano felici in un modo diverso dal tuo.
Christine Orban, Ricordati di essere felice
Un maestro spirituale che predicava continuamente l’importanza di staccarsi dalle cose materiali
Un maestro spirituale che predicava continuamente l’importanza di staccarsi dalle cose materiali, venne invitato assieme ai suoi discepoli a una fiera dell’artigianato, con oggetti provenienti da tutti i continenti. Entrato nel primo padiglione, il maestro ci rimase il triplo del tempo impiegato dagli altri per guardare gli oggetti esposti.
Stupiti, i discepoli tornarono indietro per capire perché ci mettesse tanto e lo trovarono che ammirava incantato tutti gli oggetti esposti, uno per uno. “Maestro”, dissero i discepoli, “tu che parli tanto di spiritualità e di distacco, come mai ti sei fermato tanto davanti a questi oggetti?”.
Sorridendo, il maestro li guardò negli occhi e rispose: “Cari discepoli, avete ragione. Il fatto è che sono veramente stupefatto dal vedere la quantità di cose materiali che non mi servono per essere felice”.
Jaime Jaramillo, Ti amo ma sono felice anche senza di te
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Ti Amo… ma Sono Felice anche Senza di Te Jaime Jaramillo |
Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, anche se abbiamo i nostri alti e bassi; ringrazio comunque la vita per avermi regalato una persona meravigliosa come te, che non mi lascia mai e che sta con me fino alla fine. Gli angeli hanno molto da invidiarti amica mia, perchè tu sei riuscita a illuminare la mia vita più di quanto l’abbia illuminata il sole, perciò…GRAZIE DI TUTTO!