Anemone27
Purtroppo siamo talmente nudi dinanzi all’amore che, dopo essersi ripreso tutto ciò che ci ha dato, ritorniamo con i nostri stracci addosso e non vogliamo più toglierceli, anche se ciò significherebbe mettercene addosso altri di più comodi e che ci renderebbero un po’ più felici.
No, il punto è proprio questo: la forza dell’amore è catastrofica. Dopo averla sentita su di te, non puoi fare a meno di bruciare.
E molto spesso ci si dimentica come si ama.
Ci si dimentica il linguaggio delle anime perché ci spaventa.
Siamo talmente ridicoli e vulnerabili dinanzi all’amore, che perdiamo di vista l’essenziale, cicatrizziamo le nostre ferite restando sempre nel terrore che possano riemergere.
E allora perdiamo le occasioni, anche le più umili e insignificanti, perché non le riteniamo degne di sconvolgere le rotte della nostra vita. Eppur sono esse che ci spingono ad andare avanti, a lottare, e noi giochiamo a fare gli indifferenti dinanzi ad esse, senza sapere che sono la nostra speranza, la nostra rinascita emotiva dopo il necessario bisogno di morire.
Alessia Auriemma
Ciò che le piaceva non era la danza. Era come la danza la faceva sentire e come le permetteva di camminare sulle nuvole mentre il mondo intero correva sull’asfalto. Riusciva a toccare il cielo quando si alzava sulle punte e a sfiorare l’infinito. Riusciva a sentirsi leggera, ma, soprattutto poteva sentire il suo cuore scrivere note e tramutarle in gesti.
Alessia Auriemma
Ci vorrà ancora tempo per ricostruirlo, per dargli le cure che gli ho fatto mancare, per ringraziarlo perché è vero che mi porta sull’orlo della disperazione quando mi sussurra che “lo ama ancora”, ma, da esso ho anche ricevuto l’essenziale, la linfa vitale dell’amore e se ha perso qualche battito non gliene devo fare una colpa. Dovrei riappacificarmi con esso, trovare il modo di legarlo a me ed effettuare una sorta di simbiosi altruistica.
Non ho idea di come si possa ricucire un cuore… Non è mai stato mio compito diventare chirurgo della mia anima. Ho sempre cercato di battere sul tangibile, sul riflessivo in modo da non toccare parti dolenti della mia essenza. Eppure, a distanza di tanto tempo, mi accorgo che il tempo non è stato affatto clemente. Poteva ucciderlo mentre il mio cuore era seppellito in modo che non avrei sentito alcun dolore se non una fitta acuta ma breve, però, non l’ha fatto.
Io il mio cuore lo riprendo; perché in fin dei conti oltre ad essere l’unica cosa degna che possiedo, so che soffocarlo d’amore e soffocarmi d’amore è l’unica cosa che realmente mi rende viva. È solo amando ed essendo amata che scavo nella roccia e tiro fuori da sotto i detriti la mia anima.
Stanca, un po’ sgualcita, eppur così, senza una ruga di tradimento: mi è sempre fedele.
(Alessia Auriemma)
Quello che si fa o quello che si è ti rappresenta. Ciò che hai fatto, ciò che farai, ciò che sei stato o ciò che sei è parte di te e quando lo condividi con qualcuno, la famiglia, un estraneo, un amore, per quell’attimo in cui lo vivi doni un po’ di te che non verrà dimenticato proprio perché è te, per sempre.
(Alessia Auriemma)
Chissà perché, chi più chi meno, tendiamo sempre a dimenticarci di come il sole splende, ci mettiamo a contare le stelle piuttosto che pensare “brillano”, spostiamo lo sguardo sul giudizio di una persona senza capire cosa realmente è quella persona. E così ci sfugge tutto il resto. Quel maledetto resto che non è sottrazione di nulla nell’universo.
(Alessia Auriemma)
Perchè ci sono frasi dette e che hai detto,parole urlate e sussurrate,pensieri espressi e pensieri custoditi dalla mente e spesso non sentiti dal cuore,
perchè c’è la voglia di gridare al mondo quei sensi che hai perso e quelli che hai conquistato…sono le cose che non si dimenticano a rubarti un po’ il sorriso perché,dette o non dette,nell’uno o nell’altro verso,sono destinate a viaggiarti dentro…
C’è quella sensazione di non riuscire a respirare, quel dolore che non sai da dove parte, che ti ferisce e ti taglia,ti esplode dentro, la voglia di piangere e buttare giù tutte le lacrime del mondo,un qualcosa che ti fa talmente male dentro da stringerti in una morsa. C’è la voglia di gridare con parole indistinte perchè non sai cosa vuoi dire…E’ come trovarsi davanti ad uno schermo su cui non appaiono immagini…E non sai se sei tu che non vuoi che appaiano o è così che realmente è…Hai voglia di piangere senza un motivo o forse quel motivo lo conosci con la parte istintiva di te e non con quella razionale. Perchè non è un taglio reale,non è un coltello che puoi allontanare,non è qualcosa che tocchi,che puoi curare con un semplice cerotto…E’ qualcosa di più profondo,che scava dentro,che graffia l’anima;è un pugno ma non fa male come un pugno,è un lacerare che non fa male come un taglio…E’ talmente forte da toglierti il fiato,da farti singhiozzare,da desiderare di accasciarti con le spalle al muro e lasciare che tutto venga fuori…Poi ci sono domande e perchè ai quali non vuoi trovare risposta…No,non puoi. Non puoi risponderti perchè ti faresti ancora più male.E c’è chi pensa che solo perchè piangi,soltanto perchè tiri fuori quello che senti,sei fragile,sei debole,sei indifesa…E c’è chi vuole convincerti a vedere tutto sotto un’altra ottica,ma,non si siede per un attimo accanto a te e prova a guardare dal tuo lato.C’è chi si stanca presto di te,c’è chi ti lascia da solo,chi parla troppo,chi non sa ascoltare…Sono poche le persone che comprendono che a volte basta sedersi,star in silenzio e aspettare che passi…Non stai chiedendo nulla,non ti aspetti che venga fatto qualcosa…Semplicemente sei lì,nel silenzio,ma non sei sola…Poi ti alzi,riprendi in mano la tua vita,noti più colori,più suoni,più profumi,dopo la tempesta e non ti giri dalla parte sbagliata. Tendi la mano a chi è stato lì accanto a te e per nulla al mondo ti ha creduto pazza,per nulla al mondo ti ha creduto persa,per nessun istante in cui hai navigato in un mare agitato ha dimenticato che sei una persona.Ha creduto in te,ha sperato in te,ha sofferto con te,gioito con te,ma,soprattutto non ha fatto null’altro che esserci silenziosamente. Per alcuni questo è chiedere troppo, per chi ti vuole realmente bene è aver fatto poco e sono queste persone che non ti abbandonano mai nella gioia e nel dolore quelle che ti amano di più,che si sentono male perchè pensano di non esserci state abbastanza,che anche con il broncio si preoccupano di te,quelle che danno sempre per scontato quello che fanno senza sapere di aver donato molto di più.