Nel rovistare fra le scatole ammucchiate in cantina oggi m’è capitato di trovare alcuni fogli di un vecchio libro, di cui quella pagine facevano parte.
E’ bello scoprire cosa è rimasto degli scritti di un qualcuno che non c’è più da tanto tempo.
Lo fai rivivere leggendolo, lo rendi felice.
Qui c’è scritto…
“…queste parole che tu leggi in questo momento della tua vita, ovunque tu sia, entrano nella tua anima e tu non sai che sono io che stai ospitando.
Non mi conosci come io sto iniziando a conoscerti. Sto trasferendomi, per mezzo di queste lettere che non sono altro che la mia, di anima.
Da qui vedo che le tue labbra si muovono e se leggi “labbra” mi stai baciando e non lo sai.
Se io scrivo “mano”, questa si trasforma in una carezza così lieve che non riesci a sentire.
Ma esistono parole che potrai leggere sentendo questo “brivido” che provi assieme a me, ora.
Sono quelle che vorrei vedere dette da te, non scritte, ma sussurrate a questo foglio: non aspetta altro che sentirtele dire.”
Qui finisce quella pagina…
Peccato, avrei voluto sapere chi era la lettrice, ma se anche lo sapessi, manterrei il segreto
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