Questa è una lettera, ispirata a te, musa che invadi i miei pensieri tra un secondo e l’altro, pazzo di te, matto da legare, ogni tuo passo indietro mi uccide e mi fa sanguinare, difficile non averti, ho voglia di sentire il tuo calore, per non tremare, e non cadere nel gelido suono del silenzio…
Potrei dedicarti ogni mio scritto, ogni mio brano, sei il soggetto dei miei sogni, l’aria che porta quelle vibrazioni bellissime, che io non sentirò mai su di me, mi attiva quel vuoto allo stomaco, la notte mi viene da stringere le lenzuola, e anche se non molto spesso, ma accade comunque, una lacrima cade dal mio occhio, infettando il cuscino di tristezza, e sfido chiunque, sfido qualsiasi persona che vorrà starti accanto a scriverti parole migliori di queste, migliori di tutte quelle che ti ho scritto, sfido ogni dannato uomo a provare le stesse sensazioni che in questo momento fanno vibrare le mie mani e accendono la mia mente per dedicarti, qualcosa di unico, di brillante come te, anche se in questo momento è come guardare il mare è sapere che ha un fondo, come guardare l’universo e sapere che non è infinito, le cose stupende hanno una fine, questo fa male da morire!
Ma altro non posso fare, questa è la decisione, l’unico modo per poter vedere il tuo viso sorridere è lasciarti andare, nella speranza di vederti felice, se nulla può esserci, se nulla può far cambiare la tua idea, allora il meglio per tutti e due è andare, dividere quella strada che deteriora ogni giorno che passa, risanare quel poco che rimane e avere la possibilità di sentirti dire che va tutto bene, anche se farà male avrò la forza di ricominciare, quella strada che mi attende senza di te, per smettere di parlarti e dirti quanto mi manchi, ma ti porterò con me ovunque perché il mio cuore è grande e terrò uno spazio importante, per non dimenticarti mai.
Succederà così, e con il tempo starò meglio, nel vederti crescere e realizzare quei sogni che ti porti nell’anima e che faranno gioire il tuo cuore, voglio vederti correre libera, voglio vederti salire su quel traguardo e vederti brillare, io ti guarderò da lontano, anche se avrò il cuore in gola sarò fiero di dire, bravissima, ci sei riuscita, anche se non te lo dirò, sarà inciso qui, in questa lettera che non scriverò mai!
(Ejay Ivan Lac)