Eccolo il mio amore fuggito lontano in cerca di spazi, d’emozioni. Rincorre soli, stelle comete, s’è disperso cercando, quello che già ha. Cavallo selvaggio, nitriva imperioso, dalle sue nari palpitanti vapore emanava superbo, mostrando la sua forza. Sotto zoccoli scalpitanti la terra spariva veloce come saetta, il suo amore indomito generoso al vento donava. Solo al calar della sera con dolce andatura, stanco di cavalcare nuvole, con lento passo alla sua stalla fa ritorno, pacato, dimesso abbassa il muso e la criniera bionda ti porge per una carezza.
(Mirella Narducci)