Vorrei che ogni primavera avesse
il tuo profumo, che la terra
che calpesto fosse piena di fiori
come il tuo corpo.
Ararla e seminarla nei solchi fertili
nutrirla d’amore.
Conquisterò questa terra, la recinterò
per conoscerla fino alle radici
dove il seme dell’amore sarà giunto.
Di lei conosco ogni palmo, conosco i fremiti
le sue lacrime, nelle strettoie
dei sentieri dell’anima
il mio brancolare si perde.
Terra inviolata con i baci scalderò
quel cuore pietrificato.
Chiederò agli occhi di vestirti di foglie
nessun tempo mi separerà da te, sul tuo seno
mi addormenterò per sempre… mia donna, mia terra.
(Mirella Narducci)