Mi guardo allo specchio, questo mio ventre piatto, asciutto come una terra brulla dove il seme non fa breccia, dove non basta pioggia di pianto, dove le speranze s’infrangono nel nulla. Teso tamburo dà echi sinistri, segno d’un nido vuoto che aspetta e l’attesa crudele m’accompagna nei giorni che s’aprono tristi su finestre piene di bimbi, di sorrisi di vocine. Cosi nello specchio si riflette la mano che accarezza, consola e indugia melanconica e nasce la speranza….di essere mamma !!
(Mirella Narducci)