Ciao signorina Virtualità,
mi manca molto il ciattolare: sono i momenti che ultimamente preferisco per motivi che, almeno io, ritengo validissimi.
FB è un mezzo estremo e mi consente, proprio per la sua mancanza di fisicità, di liberarmi della mia. Sparisce così quella pelle fatta di vita giornaliera sempre uguale fino alla nausea, anche nei suoi nuovi accadimenti. Ispessita dagli anni sublima e viene in superficie quello che in fondo sono.Posso così riavere tutti gli umori e le pulsioni che prima annegavano nel mare di merda storica che li avviluppava.
Pensa che posso gioire per la vista di un pettirosso o avere una lacrima per una bestiola maltrattata senza temere che qualche “grande” se ne stupisca.
Posso finalmente amare, senza tema di essere respinto, un’anima reale nella sua assente fisicità e questo amore non deve essere messo alla prova da un coito, nella realtà impossibile anche da immaginare.
Può risalire quella parte giovanile con il suo bagaglio di vita perduta solo per lo scorrere del tempo che non lava ma mette in una immobile gora quei giorni che si ritenevano perduti. E lì si raccolgono uno a fianco all’altro, belli e meno belli, tutti in fila ordinatamente, fino a che lentamente non vengono ricoperti, una volta ancora, della sabbia del tempo.
Non è nostalgia che avvelena i ricordi, ma memoria che lima gli spigoli del tempo passato ed esalta particolari che la mente vuole ricordare con piacere.
Sei la voglia e la capacità di volare senza diavolerie tecniche ed osservare dall’alto anche me stesso, puntino senza peso, nella ricerca continua di qualcosa che ancora non conosco e che voglio apprendere per poi dimenticarla in seguito ad un altro qualcosa che incontro e via così fino alla fine, se esiste.
E grazie, signorina Virtualità, di continuare a sopportare, spero a lungo, queste esternazioni che non ti toccano e che mi permettono di vivere fino a che l’hard disk reggerà.
Grazie perchè mi concedi di farti questa dichiarazione d’amore, leggera come il flusso dei bits che la compongono e così tumultuosa come solo il cuore sa esserlo in petto quando, rivestita la pelle, si dichiara alla sua amata.
Grazie.