Quella sera, le mie lacrime erano senza respiro, proprio come te, sapere come ti sei legata quella corda al collo mi ha fatto inginocchiare a terra, pieno di lacrime, pieno di odio, mi dici il perchè? te lo dico ora, te lo dico adesso, gridando a scuarcia gola, dimmi perchè, senza te qui è un’inferno, senza te qui cade tutto come sabbia d’inverno, e grido e urlo, spaccando ogni cosa, perchè tu, quella notte ti sei fatta trovare con i piedi sollevati da terra, e più dondolavi e più io ridevo, con il telefono in mano mentre il numero della tua amica suonava, eri tu, senza respiro, che ti ho tirata giù da quel soffitto, ti ho tirato via la corda, e ho tentato di baciarti, ma tu, tu non mi davi segni di vita, non mi davi i tuoi abbracci, eri fredda, eri bianca, mentre quella stanza rideva come una puttana.
E mi sono alzato da terra a spaccare tutto, a bestemmiare contro un dio che non esiste, dimmi perchè cazzo, dimmi perchè non hai lottato, contro tuo padre che ti ha violentato, contro tua madre che ti ha abbandonato, ma ti guardava dall’alto, e non hai saputo apprezzarlo, mi chiedo, cosa ero io per te, se mi dicevi che, io ero importante per te, allora perchè te ne sei andata? facendomi impazzire, portandoti con me in questa mia testa di merda, che ha commesso tanti sbagli senza te, che non ha mai saputo fare la scelta giusta, senza te, perchè tu eri l’anima che faceva girare il mio mondo, e sei stata una stronza, cazzo si, una stronza, ma perchè cavolo mi hai lasciato in questo mondo? spiegami perchè sei andata senza di me, senza un perchè, senza una fottuta e semplice risposta, a tutte queste domande che mi hai lasciato, senza neanche un tuo sorriso, solo il suono di una semplice chitarra, che in una mio pezzo poi ho inciso.
E faceva talmente male che gridavo dal dolore, non ho mai, mai, mai, sentito un dolore così grande, senza i tuoi occhi che si svegliavano al mattino, senza l’odore di mele, del tuo profumo preferito, senza la tua pelle che si scaldava su di me, dopo che a letto avevamo finito, perchè quei giorni sono stati duri, quei giorni sono stati puri di rabbia, sanguinavo dalle braccia, lasciandomi scivolare lentamente nella vasca.
Ma ora tu sei passato, e io il presente, e se adesso ho bisogno di te per asciugare le lacrime che mi stanno bagnando la faccia, io combatto, perchè questa è una mia promessa, e voglio rispettarla.
(Ejay Ivan Lac)