Ma se ci stessimo raccontando da millenni una balla colossale? Pensaci bene: come mai tutti, uomini e donne, siamo più attraenti quando siamo più duri? Non dipenderà dal fatto che siamo meno coinvolti? E’ un gioco di potere. L’altro avverte di non possedere fino in fondo la nostra anima e si sente sfidato ad afferrarla. Non è tanto la conquista a eccitarlo, quanto la difficoltà. Così come sarà il nostro comportamento umorale e persino brutale che lo costringerà a non rilassarsi durante il rapporto, mantenendo elevato il tasso di adrenalina tipico delle «cotte».
Non ti sfuggirà che si tratta di sensazioni malate, ma se il mondo degli amanti fosse abitato dai sani ci troveremmo ancora nel Paradiso Terrestre. Il che, notoriamente, non è. Se «ami» chi ti tratta male e tratti male chi ti «ama», significa che preferisci rifugiarti nella nevrosi. La peggiore di tutte consiste nel disprezzare te stesso. Abbiamo una tale ansia di acchiappare l’amore altrui che non ci fermiamo mai a pensare se NOI ci stiamo volendo abbastanza bene: almeno la metà di quanto pretendiamo che ce ne vogliano gli altri. Persino se vuodiventare diverso, devi prima accettarti per quello che sei. Infatti «se non ti piaci, vedrai… non cambierai», come teorizza uno dei miei filosofi di riferimento: Vasco Rossi.
MASSIMO GRAMELLINI * CUORI ALLO SPECCHIO
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