Rimango nel buio, nell’ombra
di un sogno che muta in un
incubo.
Presa nel laccio, di una trappola,
aspetto il mio cacciatore, lui sa
legarmi senza corde, sa smorzare
i respiri tra le lenzuola disfatte,
cerca la resa dei sensi e il cuore
pulsa furioso, annega in un mare
d’estasi.
Tua preda mi lascio divorare dalla
lussuria che feroce mi fai conoscere
in ogni tua carezza.
La mia pelle freme, mentre la sottile
violenza, mi fa tua schiava!
(Mirella Narducci)