Tradizionalmente, Samhain era il tempo per riportare le mandrie in fattoria dai pascoli e per le scorte di grano, e decidere quali animali sarebbero stati macellati per far sì che persone e animali potessero sopravvivere all’inverno con scorte di cibo sufficienti. Quest’usanza è ancora osservata da coloro che vivono in fattoria e crescono mucche, pecore, etc. perché questo è il periodo dell’anno in cui la carne si manterrà buona in quanto arriva il freddo, e poi perché l’erba estiva dei pascoli è terminata e non c’è più disponibilità di foraggio.
I falò hanno un ruolo importante nei festeggiamenti celebrati negli ultimi secoli e fino ai giorni nostri, dove in alcune aree rurali delle nazioni celtiche vengono ancora accesi. Si dice che gli abitanti dei villaggi gettassero le ossa degli animali macellati sulle fiamme. Nel mondo gaelico pre-cristiano le mandrie erano l’unità monetaria per eccellenza ed il centro della vita agricola e pastorale. Samhain era il momento tradizionale per l[a macellazione degli animali, per preparare le scorte di carne e di granaglie che dovevano durare tutto l’inverno.
Quando il falò era in fiamme i contadini spegnevano tutti gli altri fuochi. Ogni famiglia poi accendeva il proprio camino dal fuoco comune, legando così le famiglie del villaggio. Spesso due falò venivano accesi uno accanto all’altro, e le persone passavano attraverso i due come rituale di purificazione. A volte si facevano passare anche le mandrie o altri animali.
L’usanza gaelica di mascherarsi era prevalente nella campagna scozzese nel XVI secolo. I bambini andavano porta a porta “guising” (o “galoshin” sulla riva meridionale del basso Clyde), ovvero vestiti a maschera e portando lanterne ricavate da rape, offrendo divertimento di vario tipo in cambio di cibo o monetine. Questa tradizione del XIX secolo è proseguita nel XX [Rogers, Nicholas, “Festive Rights:Halloween in the British Isles”. Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, pag.43, pag.48. 2002, Oxford University Press]. Nel periodo dell’emigrazione di massa oltreoceano furono gli irlandesi e gli scozzesi che resero popolare Halloween nel nord America, dato che in Irlanda e Scozia Halloween ha una forte tradizione di travestimento e scherzi.
La divinazione è una pratica folklorica che è sopravvissuta nelle aree rurali [Danaher, op. cit., pagg. 218-227]. Gli usi più comuni erano determinare l’identità del futuro sposo o della futura sposa, il luogo di una casa futura, e quanti figli una persona avrebbe avuto. Spesso in questi rituali si utilizzavano cibi stagionali come mele e noci. Le mele venivano pelate, la buccia gettata oltre le spalle, e la forma che la buccia assumeva era esaminata per vedere se formava la prima lettera del nome del futuro marito [Danaher, op. cit., pag. 223]. Le noci venivano arrostite nel camino ed i loro movimenti venivano interpretati: se rimanevano vicine, così avrebbe fatto la coppia.
Si rompevano i bianchi d’uovo in un bicchier d’acqua, e la forma dava il numero dei futuri figli.
I bambini cacciavano i corvi e indovinavano le risposte ad alcune domande da quanti uccelli apparivano o dalla direzione che gli uccelli prendevano.
**Benedizioni a tutti VOI**
La soffitta delle streghe
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