«Non hai mai pensato di tornare?» Che domanda stupida! Ci sono fili che ti aiutano a ritrovare la strada del ritorno e altri intesi a trascinarti indietro. La mente è attratta da quel richiamo ed è difficile sottrarvisi.
Molta gente torna indietro ma non sopravvive perché sente il richiamo di due diverse realtà. E questo è troppo. Si può mettere sotto sale il proprio cuore o ucciderlo, oppure si può scegliere una delle due realtà. In ogni caso c’è molto dolore.
Ritornare dopo molto tempo fa impazzire, perché a chi si è lasciato alle spalle dà fastidio che tu sia cambiato, ti trattano come hanno sempre fatto, ti accusano di essere indifferente, mentre tu sei semplicemente differente.
Ma mentre cerco di capire come funziona la vita – e perché alcune persone sappiano affrontare le avversità meglio di altre – penso a qualcosa che ha a che fare con il dire di sì alla vita, anche quando ci delude, e con l’amore per noi stessi, in qualunque modo si riesca a trovarlo. Non con l’egoismo, che è l’opposto della vita e dell’amore vero, ma con una ferrea determinazione, come i salmoni che risalgono la corrente del fiume, per quanto agitate siano le acque, perché quello è il tuo fiume…
JEANETTE WINTERSON