OGNUNO SIA COME UN SETACCIO PER DISCERNERE – Riflessi d’acqua
“Le parole hanno un enorme potere.
Con le parole si comunica, le parole servono ad informare, a raccontare, a comporre versi, ad esempio.
Servono a coinvolgere ma servono anche a manipolare, servono a dire il vero o a mistificarlo e celarlo.
Oggi, ampliate dai mezzi di comunicazione e dalla rete, le parole, di per sé incolpevoli come lessico, acquistano nel bene e nel male un potere enorme proprio per la velocità con cui possono raggiungere tantissime persone. Per cui, oggi più che mai, quando si legge e si ascolta, occorre tenere sempre ben vigile il proprio senso critico ed il discernimento.
Occorre non essere mai “tabulae rasae”, lavagne ben pulite dove ognuno può scriver ciò che vuole, non essere come imbuti a becco largo che fanno passare di tutto.
Occorre invece essere come attenti setacci a maglia stretta che riescono bene a separare il grano dalla pula, e la farina da grumi e impurità, facendo passare solo ciò che vale far passare, e non tutto quello che si vorrebbe riversare magari per manipolare, o confondere, o coartare volontà e coscienze.
Occorre rendersi sempre padroni della propria mente e delle proprie capacità critiche e deduttive e quindi prendere ogni cosa che vien detta “cum grano salis” come dicevano i latini cioè con molta sagacia e con il beneficio dell’inventario.
Il che non è sinonimo di pregiudizio, ma, al contrario è una difesa contro pregiudizi inculcati e conculcati.
E soprattutto occorre fare molta attenzione ai tanti “pifferai di Hamelin”!
E’ proprio dei dogmatismi, o dei totalitarismi, o delle sette, oppure dei fondamentalismi chiedere a chi ascolta di azzerare tutte le difese critiche della propria mente, di creare quel vuoto mentale da “tabula rasa” per poter meglio coartare, mentre una mente aperta e criticamente ricettiva è l’unico vero baluardo di libertà”
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