La mia compagna muta, mesta mi segue triste melanconica. Non oso guardarla, col cuore a pezzi silenziosa non parla, non un lamento, non un gesto, con pacata abitudine mi segue, non consiglia ma basta guardarla, è la che aspetta come una roccia, sicura che alla fine anche per lei s’aprirà la vita! Accetta tutto, amori traditi, insulti, pene, amari dinieghi, gelosie. Con la sua forza affronto il mio cammino, mi sorregge e come dolce madre pace al cuor m’infonde. Spesso ognuno di noi la chiama: “Rassegnazione”.
Rassegnazione
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