Ieri è stata una di quelle notti in cui mi bastavano solo due auricolari sbattuti all’orecchio chiudere gli occhi e sognare, viaggiare dove il corpo non può mai arrivare.
Ieri ascoltavo quella canzone che non è neanche la mia preferita, ma si incastrava con il momento in cui avrei voluto essere.
Poco importa se la notte ieri non aveva le stelle, e c’era solo la luna che mi sorrideva,
ci sono giorni dove non mi bastano ventiquattro ore, invece ieri se il giorno avessi avuto solo quei quattro minuti scarsi mi sarebbero bastati.
Si,
ieri sera mi è bastata solo quella canzone di tre minuti e cinquantanove secondi per accarezzarti il cuore, e sentirti vicina.