Ora in questo giardino
mi sembra di vederti
un sorriso triste sul tuo
volto rassegnato.
Anelavi nella tua stanza
di dolore alla quiete fresca
di questo giardino.
Avrei dovuto prenderti in braccio
e portarti là dove il profumo dei fiori
avrebbe spento l’acre sentore della morte.
Un sogno!
Ora lo faccio spesso, non più sola
percorro le aiuole, le siepi fiorite
sei con me, cammini non più costretta….libera!
Eppure questo silenzio mi fa paura
è un silenzio di pace ma non di gioia
è un giardino dove manca qual cosa
il fiore più bello, più raro, il fiore che dona la vita.