Nel deserto dove vagano i fantasmi delle mie poesie, anime in pena che sono impresse nei vostri occhi, al momento che le avete lette. Sbandate alla ricerca sempre di qualcosa, vogliono ringraziarvi: Grazie, agli sconosciuti che distratti le hanno appena sfiorate. Grazie a quelli che con i propri occhi hanno toccato le loro anime. A chi le trova belle e non se ne stacca più nel ricordo. Grazie a chi mi ha conosciuta sotto questa veste e mi ha trovata dolce, passionale, bella come le mie poesie. Le ho disperse, ma ognuna di esse ha una promessa da mantenere, ad ognuno di voi che le chiama, nei momenti che precedono il sonno, loro dovranno rispondere e consolare l’animo vostro, saranno come i fiori che crescono sulla polvere della strada, vi ricorderanno quanto sia bello l’amore, quello che avete condiviso con la mia poesia. Anche se non vi ricordate più di me, quegli istanti donati vi appartengono, e gli attimi d’amore, sono attimi d’eterno.
(Mirella Narducci)