Permettimi di pensare, perchè la mia mente viaggia su binari che strillano, e danno fastidio, molte volte cerco di svuotare la mente ma diventa impossibile, specie quando so che tu esisti ancora, quella voglia insopportabbile di sentire la tua voce, quella voglia insopportabbile di averti, e senti, quella sensazione di tensione che lacera il tuo corpo e tiene legato il cuore, ti chiedi nella notte il perchè, e ti rispondi da solo che non lo sai.
Permettimi di pensare perchè se non lo faccio divento pazzo, cammino per la stanza per cercare di toglierti da questa cazzo di testa, ma sei l’immagine riflessa, di una pellicola che non se ne vuole andare, e che più guardo e più mi infastidisce, tutto mi da rabbia, i tuoi occhi, i tuo capelli, la tua voce e il tuo sorriso, leggero che fatica a disegnarsi sul viso, ti vedo come pioggia mentre splende il sole, ti vedo come acqua che svanisce nel mare, e il solo pensiero che qualcuno un giorno possa toccare la tua mano al posto mio, mi da fuoco, se penso, che un giorno potresti scaldare il cuore di qualcuno che non sia io, mi sento morire, il solo pensiero che un’altra mano potrebbe toccare il tuo viso, mi rende vetro, sottile, che con un colpo di vento si spezza senza preavviso..
Permettimi di pensare, a queste paure, a questi fastidi, perchè ho sempre navigato in un mare di solitudine, permettimi di pensare, a quanto sei pericolosa per me, e ti chiedo scusa se esagero con questi quadri terribili, ma sono stato scolpito con il male, e questa roccia rimmarrà con me per sempre…
(Ejay Ivan Lac)