Mi accorgo di amarti perché la prima volta ho sentito subito il tuo profumo sulla mia pelle, scommetto che nessuno è mai stato in grado di sentirlo all’istante, e forse nessuno lo ha mai sentito, mi accorgo di amarti, semplicemente per il tuo sorriso che si disegna sul tuo viso quando stai bene…
Amo i tuoi occhi, nascondono tristezza, la voglia di un abbraccio, la ricerca di un sorriso, la paura della solitudine, sei un mare infinito, amo quel mare, amo ogni sua onda, ogni sua creatura, vorrei navigarti con una zattera esplorare i tuoi continenti, le tue isole, seguire le tue stelle e arrivare dove nessuno è mai arrivato prima, per giorni, mesi, anni!
Amo il tuo mondo, difficile, complesso, ancora incompleto, che trema in silenzio, nell’attesa di un sole che lo scaldi, per non aver più paura di restare a galla in un buio universo, ed io mi sento un sole senza la sua terra, senza il suo mondo da tenere in vita, senza la forza di allungare i suoi raggi, scaldare il terreno e far fiorire l’erba del sorriso e i fiori di un respiro tranquillo…
Entrambi navighiamo in questo spazio infinito, due pianeti a metà, una stella in cerca di una terra, una terra in cerca di una stella, vorrei raggiungerti ma sei irraggiungibile, non mi resta che scaldare il vuoto nel buio, e vederti sempre più lontana…
Amo un pianeta impossibile.
(Ejay Ivan Lac)