Per ogni chicco che getti,
tu preghi, o Dio,
che nasca una pianta.
Accudisci il piccolo germoglio,
come se fosse un figlio,
e l’innaffi di lacrime e sudore.
All’alba ti alzi,
al tramonto ti adagi,
per stare sui campi.
Le piante più dritte le lasci crescere sole,
quelle che vogliono lasciarsi cadere,
le riempi d’affetto.
E se ti darà un solo frutto,
maggiore sarà il tuo orgoglio,
per il figlio che avevi perduto.
Grazie Dio d’avermi capito.
© Alessandro Bon
Dal libro “In una sera di novembre” di Alessandro Bon