Ricorda bene queste parole:
Nessuno mai avrà il diritto di controllare la tua felicità.
A nessuno dovrai permettere di provare a dosare i tuoi sentimenti.
La tua gioia non deve avere confini, è già tanto difficile trovarne un po’, spesso ci accontentiamo di surrogati, di sorrisi strimiziti, di manifestazioni di euforia appena accennate.
Qundo avrai la possibilità di ridere di gusto, fallo fino alle lacrime.
I giorni in cui avrai riso davvero coloreranno di vita i tuoi futuri ricordi!
Anton Vanligt, Mai troppo folle
***
Se non trovi la Felicità forse è perché la cerchi dalla parte sbagliata,
non la cerchi nei tuoi panni…
Non la cerchi nel tuo focolare.
Secondo te, gli altri sono più felici, ma tu non vivi a casa loro…
Dimentichi che tutti hanno i loro problemi e se fossi al posto degli altri, certamente non ti piacerebbe.
Come puoi amare la Vita se il tuo cuore è pieno di invidia?
Se non ti ami?
Se non ti accetti?
Il più grande ostacolo alla felicità, forse, è sognare una Felicità troppo grande.
Cogli la Felicità col contagocce: sono le goccioline a fare gli oceani.
Non cercare la Felicità nei tuoi ricordi, non cercarla neppure nel futuro:
cercala nel presente.
E’ qui, e qui soltanto, che essa è in attesa.
La Felicità non è un oggetto che puoi trovare fuori da te.
La Felicità è solo un progetto che parte da te e in te si realizza.
Non vi è mercato della Felicità.
Non vi è macchina della Felicità.
Ci sono persone che credono nella Felicità,
ci sono persone che costruiscono la loro Felicità.
Se allo specchio il tuo volto non ti piace,
a che servirà rompere lo specchio?
Non è lo specchio che va infranto… sei tu che devi cambiare!
C.E. Plourde
***
La nebbia pian piano si dirada,
Timido intanto
un raggio di sole
si fa spazio nella coltre…
– GODERE DI QUESTO SPETTACOLO –
è il mio motivo, oggi
per essere FELICE!
Anton Vanligt
***
Se ho mai provato la felicità, non è stato nei primi momenti inebrianti del mio successo, ma quando ancora non avevo letto né mostrato ad alcuno il mio manoscritto: in quelle lunghe notti piene di entusiastiche speranze, di sogni e di appassionato amore al lavoro; quando vivevo con la mia fantasia, con i personaggi da me creati come fossero parenti, come se esistessero realmente; li amavo, mi rallegravo e mi rattristavo con loro, talvolta piangevo anche lacrime sincere sul mio ingenuo protagonista.
Fëdor Dostoevskij, “Umiliati e offesi”
***
Credevo che la felicità fosse sempre domani,
e poi domani e domani ancora
Forse essa è qui.
Forse essa è ora.
E io ho guardato in qualsiasi altro luogo.
Osho
***
Lei credeva realmente di aver diritto ad una vita felice ma sentiva, in cuor suo e chissà per quale oscuro motivo, di essere destinata ad una serie di eventi negativi.
Nell’ansia, alla fine, questi eventi se li augurava e li attendeva. Nell’attesa, perciò, viveva nella paura e nella rabbia.
Sapeva di essere sola.
Nessuno, pensava, poteva capirla.
Marta, Gianfranco Brevetto
***
Marta conduceva la sua battaglia personale. Lei voleva essere felice. Non riusciva, però, a capire perché gli altri non fossero dalla sua parte. Questo la intristiva, la metteva di cattivo umore, la rendeva scontrosa.
Odiava la tristezza che la circondava. A nessuno, però, lei avrebbe concesso il diritto di toglierle il sorriso.
Marta, Gianfranco Brevetto
***