Quel sentiero che si percorre sempre, di cui sai ogni ciottolo, ogni buca, ti accorgi che non ti porta da nessuna parte, anzi la sua asprezza non ti evita cadute sempre più disastrose, solo perche sei stanca, non riesci a vedere la fine dove porta. L’abitudine di camminare è quella che ti spinge, pensi che questa tua fatica non finisca mai. E’ il momento di fermarsi di aprire quelle valige pesanti e dividere il contenuto, avere il coraggio di gettare quelle zavorre che pesano sul cuore, che credi tanto indispensabili ma ti fanno solo male. Non ti serve tutto quell’odio, non ti serve l’indifferenza, ne la compassione serve solo l’amore, lui occupa un piccolo spazio e subito ti sentirai leggera. Inventati quella meta che sogni, a volte i sogni si avverano, chi l’ha detto che partire è un po morire? Io penso che sia una forza, dove la morte si allontani, con le sue paure i suoi scoramenti che come sabbie mobili t’inghiottono. Forse speri che quel frammento di vita che abbandoni, potrai ritrovarlo rigenerato al tuo ritorno, non credere che gli altri cambino…. cio è solo utopia.
(Mirella Narducci)