Uno sguardo intenso, quasi un momito per non gettare la vita alle ortiche. Dalla vecchia e stanca figura traspare una forza che ci insegna come vincere il tempo. Dalla sua debole persona nasce ruggente un leone, il leone di Dio, che tutto può con l’amore e la pazienza divina. L’uomo che con le sue debolezze, con il corpo che cede anche se vestito di bianco e si chiama Eminenza, rimane solo figlio in mezzo agli altri figli tutti di un solo padre nostro Signore Dio Santo. Portavoce delle umani genti, stanco ma impavido, porta bagagli di dolore, fino a quando la sua mano sarà un saluto, lui manterrà la promessa, continuerà il discorso con Dio e le sue preghiere saranno i gradini che ci condurranno davanti alle porte celesti. Prega anche tu insieme a noi!
(Mirella Narducci)